martedì 2 novembre 2010
Centinaia di persone si sono radunate nella capitale irachena per partecipare ai funerali delle vittime dell'assalto terroristico di domenica sera nella cattedrale siro-cattolica. La Messa, preceduta da una processione, è iniziata alle 13 (le 11 in Italia) nella chiesa di San Giuseppe, nel quartiere di Karrada, non lontana dalla cattedrale. I fedeli uccisi sono 46 e i feriti 60. In serata, poi, sono esplosi tre ordigni e una decina di autobombe.
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Centinaia di persone si sono radunate a Baghdad per partecipare ai funerali delle vittime dell'assalto terroristico di domenica sera nella cattedrale siro-cattolica. La messa, preceduta da una processione, è iniziata alle 13 (le 11 in Italia) nella chiesa di San Giuseppe, nel quartiere di Karrada, non lontana dalla cattedrale. I fedeli uccisi sono 46 e i feriti 60. «Sono venuti in chiesa per pregare Dio e per assolvere al proprio dovere religioso, ma la mano del diavolo è entrata in questo luogo di culto per uccidere» ha detto nell'omelia il cardinale Emmanuel III Delly, Patriarca di Babilonia dei Caldei. «Noi non abbiamo paura della morte e delle minacce - ha aggiunto il prelato - siamo i figli di questo Paese e resteremo in Iraq con i nostri fratelli musulmani per glorificare il nome dell'Iraq».LA CONDANNA DI SISTANIL'ayatollah Ali Al-Sistani, guida spirituale degli sciiti iracheni, ha condannato «fortemente» l'attacco di domenica sera e ha chiesto di «rafforzare la protezione dell'incolumità degli iracheni», come ha comunicato un portavoce dell'autorità religiosa.L'ALLARME IGNORATOLa strage poteva forse essere evitata: lo ha detto il ministro di stato per la sicurezza nazionale Sherwan al Waili, rivelando che il suo ministero aveva diffuso dieci giorni fa alle forze di sicurezza informazioni di intelligence secondo cui al Qaida stava pianificando di attaccare alcune chiese. L'allarme, secondo Waili, sarebbe stato però ignorato.
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