martedì 17 marzo 2015
Lo ha detto l'arcivescovo di Lahore ai funerali per le 9 vittime cristiane dell'attentato a due chiese.
La storia della guardia-eroe
INTERVISTA
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"Non abbiamo bisogno e non vogliamo una guerra civile. Noi cristiani siamo uomini di pace". Lo ha ribadito l'arcivescovo di Lahore, Sebastian Shaw, all'omelia per i funerali delle 9 vittime cristiane dell'attentato suicida in due chiese del Pakistan."Non lasciamo che il dolore annebbi il nostro sguardo: che sia sempre lo sguardo di Cristo e del suo Vangelo", ha aggiunto. "Quale futuro vogliamo costruire per il Pakistan? Un futuro di armonia e riconciliazione". Alla cerimonia hanno partecipato centinaia di persone, fra cui leader politici e ufficiali della polizia. Decine di agenti sono stati dispiegati nella zona per evitare nuove proteste e attacchi.Negli attentati contro le chiese, rivendicati dal gruppo talebano Jamaat-ul-Ahrar, sono state uccise almeno 16 persone, di cui sette musulmani e nove cristiani, e altre 82 sono rimaste ferite.
I due sospetti arrestati dalla polizia sono stati linciati da residenti locali. Domenica e lunedì centinaia di persone avevano protestato a Lahore e in altre città pachistane contro gli attacchi, criticando il governo per non aver garantito una sicurezza adeguata ai luoghi di culto. I manifestanti avevano bloccato le strade in alcune città e a Lahore alcune persone erano rimaste ferite in scontri con la polizia.

E anche martedì, per il terzo giorno consecutivo, si sono ripetute le manifestazioni. Secondo quanto riferiscono i media pachistani, incidenti sono avvenuti nel quartiere di Youhanabad, teatro dell'attacco talebano di due giorni fa, subito dopo la celebrazione dei funerali La tensione è altissima, e i manifestanti, per lo più cristiani, sono fronteggiati da 5.000 fra agenti di polizia e membri di corpi paramilitari (Rangers).La polizia ha reso noto che la circolazione è paralizzata in molte aree, mentre gruppi di dimostranti hanno gravemente danneggiato tre stazioni del Metro-Bus (una a Youhanabad e due in altre aree di Lahore), distruggendo anche un autobus.

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