sabato 12 dicembre 2015
Domenica elettorale per le regionali. Due i temi sul tavolo: l'incognita affluenza e le reazioni al boom dell'estrema destra di Le Pen nel primo turno.

ANALISI La sfida Le Pen chiede un tagliando all'Ue (Leonardo Becchetti)
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La Francia al secondo turno delle elezioni regionali in una domenica davvero calda. Dopo un primo turno caratterizzato dall'astensionismo e dall'impennata del Front National di Marine Le Pen nei commissariati sono esplose le richieste di "procuration", la delega amministrativa con cui un elettore che non può recarsi al seggio autorizza i familiari a votare al suo posto. Nel primo turno di domenica scorsa l'astensionismo è stato al 50% ma in molti scommettono che dopo la drammatizzazione del successo lepenista l'affluenza sarà più elevata. Il boom del voto "per delega". "Verso un sussulto civico?", titola in prima pagina il quotidiano Le Parisien. A Parigi l'incremento delle "procuration" (deleghe al voto) è stato del 25% rispetto al primo turno, a Marsiglia è addirittura raddoppiato. Impennata delle richieste anche a Strasburgo, Lille, Lione. Secondo giornali e media si tratterebbe di un chiaro segno di mobilitazione anti-Le Pen.LA CAMPAGNA Marine Le Pen, sola contro tutti (Paolo Viana)La "gauche" si ritira in 2 regioni. Il partito socialista ha reagito ritirando le sue liste dove il partito di Le Pen rischia di vincere e invitando a votare il candidato della destra in tre regioni pericolanti. Che si sono però ridotte a due, dopo lo psicodramma in casa socialista. Lo sconosciuto candidato Jean-Pierre Masseret, capolista nel Grande Est dell'Alsazia-Lorena-Champagne-Ardenne, ha rifiutato di ritirarsi. Inutili le pressioni e le minacce del segretario del partito, del primo ministro Manuel Valls e di una parte dei suoi stessi sostenitori. ANALISI La sfida Le Pen chiede un tagliando all'Ue (Leonardo Becchetti)
Sarkozy va all'attacco. Secondo i più recenti sondaggi il Front National delle due Le Pen potrebbe essere ridimensionato dalla destra di Sarkozy, complice il ritirarsi dalla partita dei socialisti. E forte di questi sondaggi, venerdì su Le Figaro, l'ex presidente non sembrava avere dubbi: "Siamo l'unica alternativa credibile" . Anche se ha respinto ogni accordo elettorale con la sinistra, nelle 2 regioni dove la gauche non si presenterà. Con lui, allineati, i due potenziali avversari per la corsa alla candidatura di Eliseo 2017, François Fillon e Alain Juppé.Il premier Valls alza i toni. Sempre ieri, il premier Manuel Valls alzava i toni dello scontro: con la vittoria del Front National la Francia entrerebbe a rischio guerra civile. Ma la partita resta tutta da giocare. Con i faccia a faccia tra Front National e Républicains in due regioni in cui la sinistra si è ritirata e le triangolari in altre dieci, le incognite sono ancora numerose.

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