Questi risultati, dopo il successo storico ottenuto dall'estrema destra al primo turno delle regionali di una settimana fa, sono un duro colpo per il Front National, soprattutto per il suo presidente Marine Le Pen, 47 anni, sconfitta nel Nord. Stesso risultato per la nipote Marion Maréchal-Le Pen, 26 anni, che ha perso al Sud, e per Florian Philippot, 34 anni, stratega del partito, a Est.
Commentando i risultati, il premier socialista Manuel Valls ha però ammonito che "il pericolo dell'estrema destra non è stato allontanato, anzi", e ha elogiato la mobilitazione degli elettori, che ha fatto registrare un'affluenza alle urne di circa il 58% contro il 50% del primo turno. Partecipazione evidenziata anche dal leader dell'opposizione di destra, l'ex presidente Sarkozy, secondo cui, però, "questa mobilitazione (...) non deve in nessun caso farci dimenticare i moniti mandati ai politici".
Da parte sua, Marine Le Pen ha assicurato che "nulla ci può fermare" per le presidenziali del 2017, mentre la nipote ha affermato che "ci sono vittorie che sono una vergogna per i vincitori". Di fatto il Front National ha ottenuto il suo miglior risultato nazionale, pari al 28%.
In un editoriale intitolato "Questa vittoria è soprattutto una non-sconfitta", il quotidiano di sinistra Liberation ha evidenziato come sia stata "la paura dell'estrema destra" ad aver mobilitato la sinistra, non l'appartenenza, e che al governo resta solo un anno di tempo per rilanciare l'azione politica. Il quotidiano di destra Le Figaro ha titolato "La destra vince, la sinistra tiene, il Fs fallisce", ma secondo il quotidiano cattolico Le Croix "Hanno perso tutti".