Ieri sera la polizia ha impedito l’accesso all’Assemblea Nazionale ad alcuni parlamentari dell’opposizione dopo che fuori si era svolta una manifestazione pacifica contro la legge sul matrimonio omosessuale.
«Siamo sempre più preoccupati per la situazione francese: dopo il caso Franck Talleu e gli arresti dei 67 giovani che manifestavano pacificamente e in silenzio contro la legge sul matrimonio omosessuale, ieri ancora un altro intollerabile atto repressivo». dichiara l'on. Eugenia Rocella, deputato Pdl. «La sinistra di Hollande spaventata dalla resistenza popolare nei confronti del “mariage pour tous”, invece di tenerne conto e di rallentare sull’approvazione della legge, accelera e forza brutalmente le cose. La votazione finale viene anticipata al 23 aprile per evitare un'altra grande manifestazione anti governativa prevista per maggio, e come si vede dai casi che abbiamo elencato, si usano ormai senza pudore la polizia e la repressione».
Gli stessi concetti sono stati ribaditi in una lettera aperta all'ambasciatore francese in Italia dai parlamentari del PdL Eugenia Roccella, Maurizio Gasparri, Gaetano Quagliariello e Maurizio Sacconi. Nel testo si denuncia "la straordinaria durezza" con cui in Francia in questi giorni vengono trattati "manifestantiinermi e padri di famiglia che hanno la sola colpa di credere nel matrimonio tra un uomo e una donna". "Gentile ambasciatore - si legge nella lettera - abbiamo letto con stupore su Le Figaro che domenica 67 giovani che manifestavano pacificamente, e in silenzio, contro la legge che consente il matrimonio omosessuale sono stati arrestati, e rilasciati solo dopo molte ore. Di più: sappiamo, anche grazie a un video, che la polizia ha impedito l'accesso all'Assemblea nazionale ad alcuni deputati dell'opposizione, dopo lemanifestazioni di protesta. È la seconda volta che, su una questione di libertà di opinione e di espressione pubblica del proprio pensiero, la Francia - un paese che amiamo - stupisce gli osservatori esterni, in questi ultimi giorni". "Ha sinceramente lasciato attoniti il caso di Franck Talleu, che è stato fermato mentre passeggiava tranquillo con i figli, solo perchè indossava una felpa con il disegno di un gruppo familiare in cui si potevano distinguere un padre e una madre, ed è stato lasciato libero solo quando ha accettato di togliersela. Non entriamo nel merito della legge sul 'marriage pour tous' - affermano ancora i parlamentari del PdL - ma nel merito della libertà di esprimere il proprio pensiero e di manifestare pacificamente. Vogliamo tutti, crediamo, un'Europain cui non circolino liberamente solo persone e merci, ma anche idee. Appare straordinaria la durezza con cui sono trattati manifestanti inermi e padri di famiglia che hanno la sola colpa di credere nel matrimonio tra un uomo e una donna, tanto più in un paese così importante per l'affermazione della democrazia e della libertà in Europa". "Speriamo - concludono Roccella, Gasparri, Quagliariello e Sacconi - che le nuove forme del politicamente corretto non oscurino vecchie e gloriose bandiere, come quella della 'libertè'".