Un dilemma attanaglia i francesi (oltre a quello di Hollande su pensioni e riforma finanziaria): è giusto o no organizzare concorsi di bellezza per minorenni, per non dire bambini/e? «Lasciateci vivere il nostro sogno!»: sono state proprio le baby miss o aspiranti tali a creare la questione, scagliandosi contro il progetto di legge che vuole vietare i concorsi di bellezza alle ragazze di età inferiore ai 16 anni. Il 17 settembre il Senato lo ha deciso nell'ambito di un progetto di legge sulla parità uomo-donna, e per entrare definitivamente in vigore il provvedimento dovrà essere approvato anche dall'Assemblea nazionale. La motivazione è che la passerella incoraggia l'erotizzazione precoce e i valori legati all'apparenza esteriore.«Le persone che fanno queste leggi non sono mai venute a un concorso». A parlare così è Caroline, mamma di due concorrenti, Marie, 10 anni, e Laura, 11 anni, in un articolo di Le Monde che dedica un'inchiesta al fenomeno.E le giovanissime? Giurano che non è vero che si è giudicati per l'apparenza: «Conta anche il modo di sfilare». E come potrebbe pensarla diversamente la piccola Lou, 6 anni, che tutta imbellettata - racconta Le Monde - sarà giudicata da una giuria di 7 persone, tra ex-miss, madri di mini-miss, rappresentanti di sindacati di modelle. Anche Nina, 12 anni, con il suo abito a volant rosa ha deciso di sfilare per sentirsi «più bella». Stacy, 13 anni, in miniabito nero, vuole diventare «modella o attrice». Per sua madre, vederla diventare una star, «è un motivo di fierezza». «Lasciateci vivere il nostro sogno», dice Barbara, 13 anni, che forte del suo titolo di Miss teen-junior, si appella ai deputati che entro novembre dovranno pronunciarsi sull' emendamento promosso dalla senatrice centrista Chantal Jouanno, ex ministro dello Sport di Nicolas Sarkozy. E aggiunge, scandalizzata: »La Jouanno vuole far passare il messaggio che diventeremo tutte prostitute, è un insulto!». L'ex ministro parla del pericolo di veder trasformate le ragazze in «lolite» dalla pubblicità. Il suo testo prevede dure sanzioni per gli gli organizzatori di questi concorsi per mini-miss: fino a due anni di detenzione e 30 mila euro di multa. «Si autorizzano le nozze gay e si vietano le mini-miss, è incomprensibile", protesta sempre su Le Monde Michel Le Parmentier, organizzatore di Mini-miss model France 2013 (5-11 anni) e Mini teen-junior France 2013 (12-17 anni), i soli concorsi finora autorizzati su scala nazionale dal 1989 (l'ultimo si è svolto proprio sabato scorso). Vi partecipano tra quaranta e cinquanta minorenni che sfilano vestite da piccole principesse, sperando di essere elette reginette di bellezza proprio come le loro "colleghe" più grandi. Ma «nelle mie sfilate - precisa Le Parmentier - niente costume da bagno e niente trucco, a differenza di quello che succede negli Usa» (a tal proposito esiste un bell'affresco cinematografico nel film Little Miss Sunshine di Jonathan Dayton). L'organizzatore ha annunciato l'intenzione di «battersi» contro l'adozione della nuova legge.
Arriva dagli stessi soggetti che si vorrebbe tutelare il no al progetto di legge che vieta le competizioni organizzate per minori di 16 anni. Le giovanissime (e le loro madri): «Lasciateci vivere il nostro sogno». (Annalisa Guglielmino)
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