La vedova di Kobe Bryant, Vanessa - Ansa
Vanessa Bryant ha ottenuto un risarcimento danni di 16 milioni di dollari per la condivisione privata da parte di poliziotti e pompieri delle foto shock dell'incidente in elicottero in cui persero la vita il marito, leggenda dei Los Angeles Lakers, la figlia Gianna (detta Gigi) di 13 anni ed altre sette persone. Altri 15 milioni andranno a Chris Chester, la cui moglie Sarah (45) e la cui figlia Payton (13) morirono nello stesso incidente.
L'indennizzo (meno della metà di quanto richiesto) è per la sofferenza legata al timore che quelle immagini finiscano su internet e la negligenza con cui furono trattate, violando il diritto costituzionale alla privacy.
La scena del disastro - Ansa
Il nuovo murale di Kobe Bryant a Los Angeles - Ansa
"Vivo nella paura ogni giorno di stare sui social e che escano quelle foto", ha spiegato, aggiungendo di temere la stessa cosa
anche per le sue tre figlie di 19, 5 e 3 anni.
distruzione delle prove e un tentativo di insabbiamento dopo il loro macabro voyerismo. La difesa ha ammesso che le immagini
furono scattate e condivise ma ha sostenuto che la loro eliminazione ha garantito che non fossero divulgate. "Questo è un processo per delle foto ma non c'è alcuna foto", ha argomentato, sottolineando inoltre che "rivendicare la privacy e poi rivelare in pubblico tutti quei dettagli sfida la logica".
La giuria non è stata di questo avviso. E Vanessa ha potuto felicitarsi su Instagram: "Tutto per voi! Vi amo! Giustizia per Kobe e Gigi", ha scritto postando una foto di loro tre.