martedì 24 novembre 2009
Le Filippine hanno dichiarato lo stato d'emergenza in due province meridionali ed in una città nei dintorni, all'indomani dell'uccisione di almeno 35 persone in un attacco legato alle prossime elezioni provinciali.
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Le Filippine hanno dichiarato lo stato d'emergenza in due province meridionali ed in una città nei dintorni, all'indomani dell'uccisione di 24 persone in un attacco legato alle prossime elezioni provinciali.La presidente Gloria Macapagal Arroyo ha detto che lo stato d'emergenza permarrà per una durata indefinita nelle province di Maguindanao e Sultan Kudarat e a Cotabato City per "prevenire e reprimere la possibilità che si ripetano altri episodi di violenza al di fuori della legge".Ieri un centinaio di uomini armati aveva sequestrato nel Maguindanao un gruppo di persone che stava andando a presentare una candidatura per le elezioni che a maggio decideranno chi sarà il prossimo governatore della provincia.Sono 35 i cadaveri recuperati a Mindanao, dove ieri circa 40 persone sono state sequestrate e poi uccise da decine di uomini armati. Lo rende noto la polizia."I 13 corpi - il bilancio precedente era di 22 - sono stati recuperati da una fossa comune", ha dichiarato il capo della polizia filippina, Jesus Verzosa.I cadaveri delle vittime, tra cui almeno 14 donne, sono crivellati da colpi di arma da fuoco. Ci sarebbero quattro superstiti del massacro, tenuti "al sicuro" dal candidato al governatorato Esmael Mangudadatu, lamoglie del quale figura tra le vittime della strage.
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