giovedì 6 dicembre 2012
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DI STEFANO VECCHIA I l tifone Bopha che ha colpito con venti ad oltre 200 chilometri all’ora le Filippine centro-meridionali nella giornata di martedì, ha lasciato dietro di sé u­na scia di devastazione e di morte. Se la prevenzione ha permesso che le popolazioni delle regioni costiere più interessate dal tifone – il più forte a raggiungere quest’anno le Filippine – riuscissero a mettersi in sal­vo, le conseguenze delle piogge torrenziali si vanno ri­velando assai gravi. Sono quasi 300 i morti nelle province di Davao Oriental e di Compostela Valley, nella grande isola di Mindanao, le più colpite e dove ancora i soccorsi faticano a rag­giungere le aree isolate da allagamenti e frane. Delle vit­time di Compostela Valley, 142 sono state uccise dalla piena improvvisa del fiume accompagnato da una va­langa di fango che ha seppellito parte della municipalità di New Bataan, in una regione montagnosa. Sono alme­no 258 gli abitanti della zona che risultano ufficialmente dispersi, ha confermato ieri il portavoce del comando militare regionale, il tenente-colonnello Lyndon Pani­za. Sempre secondo Paniza, altri 81 morti e 21 disper­si riguardano la confinante provincia di Davao Orien­tal. Al bilancio già pesante vanno aggiunti almeno 15 abitanti rimasti uccisi in altre aree di Mindanao e del­le Filippine centrali. Gli sfollati sono arrivati intanto a 87mila, ospitati in con­dizioni assai precarie in palestre, scuole ed edifici gover­nativi e per essi, oltre che per fronteggiare i primi inter­venti sul territorio, è stato chiesto l’aiuto internazionale attraverso la Croce Rossa filippina. Complessivamente sono 120mila gli sfollati in 13 province del Paese. Un bilancio pesante, ma va dato credito alle autorità di avere lanciato tempestivamente l’allarme ed appronta­to le strutture d’emergenza al meglio delle possibilità. Un risultato positivo, sottolineato ieri anche dal presidente Benigno Aquino, è che l’elevato numero di vittime sa­rebbe comunque assai inferiore alle 1.200 dovute a un altro tifone, Washi, che nel dicembre dello scorso anno colpì le stesse regioni. Nel suo percorso verso Nord-Est, dopo avere lasciato Mindanao e le isole centrali dell’arcipelago filippino, Bopha ha investito ieri con piogge torrenziali, ma sen­za provocare altre vittime accertate, la grande isola oc­cidentale di Palawan, dirigendosi verso il largo del Mar Cinese meridionale. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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