martedì 13 ottobre 2015
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Basterebbe destinare ogni anno lo 0,3% del Pil mondiale alla lotta alla fame, per eliminare completamente questa piaga nel giro di 15 anni. Basterebbero 265 miliardi di dollari all'anno, da oggi al 2030, da spendere in investimenti nell'agricoltura e programmi di protezione sociale, per non avere più nel mondo gente che muore di fame. Il calcolo lo ha fatto la Fao, l'agenzia dell'Onu per l'alimentazione e l'agricoltura, ed è emerso oggi a Roma alla presentazione del suo rapporto annuale, il SOFA 2015. Secondo la Fao sono circa 800 milioni le persone al mondo che vivono ancora in estrema povertà. Il Rapporto di quest'anno della Fao punta soprattutto sui programmi di protezione sociale nelle aree rurali più arretrate: aiuti in denaro o cibo, programmi di lavoro pubblici, assicurazioni sociali, sussidi di disoccupazione, corsi di riqualificazione lavorativa. "Dobbiamo usare la protezione sociale per rompere il circolo vizioso della povertà - ha detto il direttore generale della Fao José Graziano da Silva -. La protezione sociale lascia più risorse per investimenti per produttività ed educazione e stimola la domanda di prodotti locali". "La protezione porta a produzione - ha sintetizzato il vicedirettore della Fao Jomo Sundaram -. Non solo salva le persone, ma favorisce gli investimenti, una maggiore produttività e quindi lo sviluppo"
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