venerdì 4 luglio 2014
​Gli Usa li blocca per motivi di sicurezza dopo un incendio di un velivolo sulla pista. E in Italia si riaccende la polemica sull'acquisto (per il momento sospeso)dei cacciabombardieri. Il ministro Mogherini: "faremo nostre valutazioni".
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​​Il Pentagono ha deciso di lasciare a terra gli F35 per verifiche alla sicurezza, dopo un incendio su un velivolo in pista in una base in Florida. "Le cause dell'episodio restano sotto osservazione. Sono state ordinate altre ispezioni ai motori ed il rientro in servizio è legato alle verifiche", ha detto il portavoce del Pentagono. Il Pentagono ha riferito che si è verificata una perdita di olio al motore, quindi è stato deciso di fermare i velivoli, sia quelli in dotazione dell'Air Force sia quelli della Marina, a scopo precauzionale per nuove verifiche. I media americani ricordano che si tratta della seconda volta in sedici mesi che gli F35 sono stati fermati per problemi al motore. Secondo le prime informazioni le verifiche riguardano i motori costruiti dalla Pratt & Whitney e la decisione è scattata dopo un incendio scoppiato il 23 giugno a bordo di un velivolo nella base di Eglin in Florida.    Anche l'Italia ha in programma di dotarsi dei caccia F35, anche se il piano complessivo di acquisto è sospeso, in attesa di ridefinizione sulla base del "libro bianco" sulla difesa che il governo sta predisponendo per mettere a punto le necessità di difesa. "Non sta a me dare giudizi tecnici" sugli F35 ha detto il ministro degli Esteri Federica Mogherini. "La strategia italiana" di difesa "è sotto revisione", c'è "una discussione anche su quali aerei comprare. Sicuramente anche noi avremo bisogno di riaggiornare i nostri strumenti militari, molti sono vecchi. Una discussione da fare anche con gli americani". Dal centrosinistra arrivano appelli ripetuti a bloccare l'acquisto. "Il ministro della Difesa Pinotti faccia subito un'azione coraggiosa: azzeri la spesa per gli F35. Oramai anche gli Usa se ne sono accorti del pericolo F35. I soldi risparmiati, più di 15 miliardi di euro, saranno utili per abbassare le tasse o pagare i cassaintegrati" ha detto Stefano Pedica membro della direzione Pd. Stesse prese di posizione da parte di Rifondazione comunista e di Sel.
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