Il partito laico e conservatore tunisino Nida Tunis (Appello per la Tunisia) è in testa nello scrutinio delle elezioni parlamentari svoltesi domenica. Lo hanno ammesso gli stessi suoi avversari politici, gli islamisti del movimento Ennahda che hanno invece subito una netta battuta d'arresto.Secondo fonti di Nida Tunis, il partito laico ha conquistato finora 80 dei 217 seggi parlamentari in lizza contro i 67 del partito islamista. I risultati ufficiali dovrebbero essere annunciati già oggi. Se la tendenza fosse confermata, le elezioni segnerebbero una sconfitta per gli islamisti moderati di Ennahda, che nel 2011, nelle prime consultazioni dopo la cacciata di Zine el-Abdine Ben Alì, avevano vinto le elezioni.Le elezioni, che si sono svolte senza incidenti, sono le seconde dalla rivoluzione che innescò la Primavera araba. L'affluenza è stata superiore al 60% per un voto che il presidente americano, Barack Obama, ha definito "una pietra miliare nella storica transizione politica tunisina". Alla vigilia i sondaggi davano in testa il movimento Ennahda. Braccio politico del movimento dei Fratelli Musulmani guidato da Rashid Gannouchi, il "Movimento della Rinascita" vinse le elezioni del 2011 con il 40% dei consensi. L'esperienza di governo dopo la Rivoluzione dei Gelsomini contro il presidente Ben Alì è stata negativa per il paese. Oltre alla grave crisi economica seguita alla caduta del regime, il partito islamico è stato accusato di fomentare le divisioni ideologiche e addirittura di essere il mandante dell'assassinio di due membri di spicco del Fronte popolare, Chokri Belaid e Mohamed Brahmi. La loro uccisione nel 2013 ha portato alla formazione, nel gennaio 2014, di un governo di unità nazionale.
Nello scrutinio è in testa il partito laico e conservatore Nida Tunis. In calo il movimento Ennahda, che nel 2011 aveva vinto le elezioni della "primavera araba". Voto senza incidenti, affluenza del 60%.
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