sabato 6 aprile 2013
A meno di due giorni dall'uccisione di quattro cristiani e di un musulmano in scontri a sfondo religioso nella piccola città egiziana di Khusus, torna a riaccendersi la tensione fra i due gruppi. Il presidente Morsi ha pubblicamente condannato le violenze e nella telefonata al patriarca dei copti d'Egitto, Tawadros II, ha affermato: «Ogni attacco contro la Cattedrale è un attacco contro di me personalmente».
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A meno di tre giorni dall'uccisione di quattro cristiani e di un musulmano in scontri a sfondo religioso nella piccola città egiziana di Khusus, torna a riaccendersi la tensione tra i copti e la maggioranza musulmana. Ieri altre due persone, di cui una ancora non identificata, sono state uccise e più di 80 sono rimaste ferite nelle violenze che sono scoppiete sul sagrato della Cattedrale di San Marco al Cairo, dove si erano svolte da poco le esequie dei quattro copti, uccisi venerdì notte. Il presidente Mohamed Morsi ha pubblicamente condannato le violenze, ha ordinato una «inchiesta immediata" e ha telefonato personalmente al patriarca dei copti d'Egitto, Tawadros II, al quale ha detto che «ogni attacco contro la cattedrale è un attacco contro di me personalmente». Secondo una prima ricostruzione dell'agenzia di Stato, Mena, che cita alcuni testimoni, subito dopo i funerali centinaia di rappresentanti della comunità cristiana egiziana si sono riversati nella piazza antistante la chiesa scandendo slogan contro il presidente Morsi. A quel punto sono stati attaccati con lanci di pietre da gruppi di sconosciuti, mentre la polizia è intervenuta con lanci di gas lacrimogeni. Secondo quanto riporta al Jazira sul suo sito alcune persone avrebbero urlato: «Con il nostro sangue e l'anima, ci sacrificheremo per la Croce». Le immagini diffuse in diretta dalla tv egiziana hanno mostrato una coltre di fumo bianco che invadeva la strada davanti al luogo di culto, mentre in sottofondo si udivano delle esplosioni. Notizie confermate anche dal ministero dell'Interno che in una nota ha aggiunto che all'uscita dalla Cattedrale i copti hanno distrutto alcune automobili «provocando gli scontri con i residenti del quartiere». Al momento non è ancora chiaro chi abbia iniziato i tafferugli. Secondo alcuni testimoni citati da al Jazira, sarebbero stati proprio i copti a lanciare le pietre per primi e poi avrebbero distrutto sei automobili, dandone due alle fiamme. Tutto ciò avrebbe innescato la rabbiosa reazione dei musulmani che avrebbero risposto anche loro con una sassaiola. Il corrispondente della maggior emittente del Qatar ha riferito che la situazione al momento rimane «molto tesa» nell'area dove si sono continuati a udire spari e colpi di arma da fuoco. Ad accendere la miccia dei violenti episodi di ieri davanti alla Cattedrale San Marco è stata la morte, venerdì scorso, di quattro cristiani e di un musulmano. Una strage avvenuta dopo che alcuni bambini, secondo testimoni, avevano imbrattato con scritte il muro di un istituto religioso musulmano. Alcuni fonti locali riportano che sarebbe stata disegnata una croce uncinata. A quel punto è scoppiato l'inferno dopo che un uomo ha malmenato i bambini. Gruppi di musulmani si sono diretti verso una chiesa cercando di darle fuoco. Ne è seguito uno scontro armato in cui sono morti quattro cristiani. La quinta vittima, un musulmano, è deceduta nell'incendio della sua abitazione.
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