Episodi di violenze, assalti e incendi avevano colpito le comunità copte soprattutto nell'alto Egitto, dopo la caduta di Morsi e in particolare dopo lo sgombero con la forza delle piazze che sostenevano l'ex presidente. Oltre 30 chiese, 122 negozi, 51 abitazioni appartenenti a copti vennero assaltate a metà agosto, secondo un rapporto di una ong egiziana. A settembre le forze dell'ordine avevano avviato una mega operazione a Degla, sempre nell'alto Egitto, per individuare gli autori degli attacchi alle proprietà cristiane. Ma questo nuovo attacco al Cairo riapre la questione della difficile convivenza con la comunità copta, obiettivo, spesso anche sotto il regime di Hosni Mubarak, di attacchi sanguinosi, come quello della notte di Capodanno del 2011 in una chiesa di Alessandria, nel quale persero la vita oltre venti persone.