sabato 9 marzo 2013
​Tre manifestanti, tra cui un bambino di 8 anni, sono morti al Cairo durante le violente proteste scoppiate a seguito del verdetto di appello relativo alla tragedia di un anno fa allo stadio Port Said, dove morirono 74 persone. 
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È salito ad almeno tre morti, tra cui un bambino di soli 8 anni, e 65 feriti il bilancio provvisorio degli scontri scoppiati al Cairo dopo la sentenza che ha confermato in appello 21 condanne a morte per le violenze allo stadio di Port Said del primo febbraio 2012, in cui ci furono 74 morti. Lo riferisce il sito web del quotidiano al-Arham specificando che gli scontri proseguono nei pressi del ponte Qasr el-nil sul Nilo. La Corte di appello ha oggi confermato la condanna a morte per impiccagione a 21 tifosi per i fatti Port Said, decretando anche cinque ergastoli ed una pena di 15 anni per due alti funzionari di polizia per le responsabilità legate alla gestione dell'emergenza.La sentenza - che già dopo la pronuncia in primo grado aveva scaturito forti violenze - sta nuovamente precipitando il paese nel caos: violenti disordini si registrano nel Paese, al Cairo gli ultras dell'al-Ahly, la squadra di calcio del Cairo coinvolta nella strage del febbraio 2012 a Port Said, hanno dato alle fiamme una stazione di 'polizia e assalito la sede della Federcalcio egiziana.
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