Tre esplosioni e
due morti nell'arco di neppure un'ora e mezzo in Egitto, nei pressi del Cairo. Il terzo ordigno è esploso a pochissima distanza dal punto in
cui lo scoppio simultaneo di due bombe rudimentali in
precedenza aveva ucciso un generale della polizia e ferito
quatro agenti di scorta.Il
duplice attentato dinamitardo è avvenuto a Giza, città-satellite del
Cairo. Due bombe rudimentali sono esplose all'esterno della
Facoltà d'Ingegneria dell'Università, teatro di
frequenti proteste da parte dei sostenitori islamisti del
deposto presidente Mohamed Morsi. Secondo fonti delle forze di
sicurezza, obiettivo dell'attacco erano due postazioni della
polizia nella località che si estende sulla sponda occidentale
del fiume Nilo, una ventina di chilometri a sud-ovest del cuore
della capitale egiziana. Gli ordigni erano infatti stati
nascosti sotto a un albero, situato a metà strada tra gli
uffici presi di mira. La terza esplosione si è verificata davanti all'Università del Cairo. Secondo la televisione egiziana, i feriti nella terza esplosione all'Università del Cairo sarebbero otto, mentre altre fonti su Twitter parlano di un morto.