È di due morti e sette feriti
il bilancio delle esplosioni di due bombe avvenute vicino al
Palazzo presidenziale del Cairo, nel giorno del primo
anniversario delle manifestazioni di massa contro l'ex
presidente Mohamed Morsi. L'esplosione della prima bomba ha
causato il ferimento di 3 spazzini, mentre un secondo ordigno ha
ucciso un colonnello della polizia e tre agenti che erano alla
ricerca di altri ordigni da disinnescare. Una terza bomba in un
giardino vicino all'edificio è stata disattivata.Il gruppo jihadista Ajnad
Masr, che ha rivendicato molti attentati avvenuti nella capitale
egiziana nei mesi scorsi, aveva avvertito recentemente di aver
piazzato alcune bombe intorno al Palazzo presidenziale,
aggiungendo tuttavia di non averle fatte esplodere per evitare
di uccidere civili. a settimana scorsa cinque esplosioni
avvenute in alcune stazioni della metropolitana e alcune bombe
in un tribunale e in un centro per telecomunicazioni hanno
ucciso due persone e ne hanno ferite altre sei.Gli attentati sono avvenuti in risposta alla repressione
degli islamisti in Egitto: le autorità giudiziarie hanno
recentemente confermato 183 condanne a morte, tra le quali anche
quella della Guida suprema dei Fratelli musulmani. La "Coalizione anti-golpe",
movimento che sostiene il deposto presidente islamista Mohamed
Morsi, ha annunciato che il 3 luglio sarà "la giornata della
collera assoluta che segnerà l'inizio della fine del colpo di
Stato".
In un comunicato pubblicato su Facebook, ha usato queste parole per riferirsi al primo anniversario della deposizione di Morsi da
parte dei militari appoggiati da un forte movimento popolare.