mercoledì 6 agosto 2014
​Un morto anche in Arabia Saudita: era rientrato dalla Sierra Leone. Rimpatriato un missionario spagnolo colpito dal virus. A Ginevra riunito il Comitato d'emergenza dell'Oms.
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Sale il bilancio delle vittime dell'epidemia di Ebola: secondo i nuovi dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) i decessi, al 4 agosto scorso, sono stati 932 mentre sono 1.711 i casi accertati di cui 495 in Guinea (363 decessi), 691 in Sierra Leone (286 decessi), 516 in Liberia (282 decessi) e 9 in Nigeria (2 decessi). E c'è un morto anche in Arabia Saudita: è deceduto il cittadino ricoverato con i sintomi del virus in quarantena all'ospedale di Gedda. Era rientrato di recente dalla Sierra Leone.E dalla Liberia oggi, mercoledì, un aereo militare riporta a Madrid padre Miguel Pajares, missionario spagnolo di 75 anni colpito dal virus dell'Ebola a Monrovia. È il primo malato che arriva in Europa. Di recente un medico e una missionaria americani che lavoravano con una Ong in Liberia sono stati rimpatriati in un centro specializzato di Atlanta. Sono risultati positivi al virus altri due preti missionari, Chantal Pascaline Mutwamene, congolese, e Paciencia Melgar, della Guinea. La Liberia è il Paese dove il numero delle vittime sta crescendo più rapidamente: molti residenti sono nel panico, il governo ha chiesto di rimanere a casa per tre giorni di digiuno e preghiere. L'ospedale cattolico di San Giuseppe è stato chiuso dopo che è morto di ebola il direttore camerunense e sono risultati positivi al virus sei membri del personale. Il bilancio aggiornato dell'epidemia, la più grave nella storia del virus iniziata nel 1976, è stato reso noto a Ginevra dove è in corso una riunione del Comitato di emergenza regolamento sanitario dell'Oms per stabilire se si tratti di una "urgenza di sanità pubblica di portata mondiale". In tal caso servirebbe "una risposta coordinata sul piano internazionale".
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