martedì 7 ottobre 2014
Un'infermiera ha contratto il virus in ospedale curando un malato. Altri 3 casi sospetti. La Commissione europea chiede spiegazioni a Madrid.
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L'emergenza Ebola e gli ultimi sviluppi spagnoli mettono in allarme l'Europa.  "La Commissione europea ha inviato un messaggio al ministero della Salute spagnolo per chiarimenti" su ciò che ha reso possibile questo primo contagio al di fuori dell'Africa. Lo riferito il portavoce, Frédéric Vincent. A Madrid infatti è stato accertato lunedì il primo caso di contagio nel Vecchio Continente. Si tratta di un'infermiera spagnola, infettata per aver curato in Spagna un missionario morto dopo essersi ammalatosi in Sierra Leone. Anche il marito dell'infermiera spagnola contagiata da Ebola è stato messo in quarantena. Sotto osservazione un'altra infermiera che faceva parte del gruppo di sanitari che ha assistito i due missionari deceduti e che presenta sintomi di diarrea, ma non febbre. Infine è finito sotto osservazione pure un turista di origini nigeriane, passeggero di un volo internazionale proveniente dall'Africa occidentale. Il ministero della Sanità spagnolo sta cercando di individuare le "fonti del contagio" del'infermiera di 44 anni di Madrid, che è stata trasferita dall'ospedale di Alcorcon al Carlo III-La Paz, dove erano stati ricoverati i due missionari spagnoli rimpatriati dall'Africa e deceduti il 12 agosto e il 26 settembre scorsi. La donna rappresenta il primo caso di trasmissione del virus in Europa. "Esiste la possibilità che qualcuna delle persone entrate in contatto con lei si sia infettata", ha riconosciuto in dichiarazioni a Radio Cadena Ser il coordinatore del Centro di allerta ed emergenze del ministero della Sanità, Fernando Simon. "Questo non comporta rischi per la popolazione, ma dobbiamo garantire che questa situazione non torni a prodursi", ha aggiunto. Secondo il responsabile sanitario, "esiste la possibilità di contagio", per quanto "bassa".
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