L'Ordine di San Giovanni di Dio aveva chiesto a Madrid il trasferimento d'urgenza in Spagna anche di Pascaline e della suora guineana Paciencia Melgar, anche lei colpita da Ebola. Ma il governo spagnolo aveva fatto sapere che prevedeva l'evacuazione "solo degli spagnoli". Le due suore, come Juliana Bonoha, appartengono alla congregazione delle Missionarie dell'Immacolata concezione. Una persona arrivata ieri in Canada di ritorno dalla Nigeria è stata invece posta in quarantena. Si stanno inoltre concentrando i timori rispetto alla Nigeria, il Paese più popolato del continente del continente africano, dove da sabato vige lo stato d’emergenza dopo che sono stati confermati altri due nuovi casi di contagio. Il presidente nigeriano, Goodluck Jonathan, prevede uno stanziamento di 9 milioni di euro per combattere l’epidemia. E mentre la Guinea Conakry ha chiuso i confini con Sierra Leone e Liberia, è massima allerta nei porti e aeroporti indiani. La provincia di Lofa, nel nord della Liberia, è stata messa in quarantena a causa dell'epidemia di Ebola. È la terza provincia del Paese in cui viene imposta questa misura, come ha annunciato oggi la presidente Ellen Johnson Sirleaf. "La provincia di Lofa, nel Nord, è stata messa in quarantena dall'esercito. La decisione è stata presa dalla Task Force, la forza operativa di lotta contro Ebola. Da oggi nessuno potrà uscire o entrare nella provincia. Vogliamo proteggere la popolazione non ancora infettata" dall'epidemia, ha dichiarato Sirleaf in un messaggio diffuso dalla radio.
Il decesso poche ore dopo la morte di suor Pascaline. Polemiche per le cure sperimentali sul missionario spagnolo trasferito a Madrid, ma non concesse dagli Usa ai Paesi africani. Si allarga lo stato di quarantena in Liberia.
LA SCHEDA Un virus micidiale
LA SCHEDA Un virus micidiale
© Riproduzione riservata
ARGOMENTI: