Membri della Croce Rossa equipaggiano i medici che devono fronteggiare ebola (Ansa)
L’Africa orientale in stato di «allerta alta». L’allarme ebola travalica ormai i confini della Repubblica democratica del Congo. La Comunità dell’Africa orientale (Eac), che vede cinque Stati su sei confinare con il Paese in cui è in corso una nuova epidemia di ebola, ha dichiarato lo in stato di «allerta alta».
L’Eac raggruppa Kenya, Tanzania, Uganda, Sud Sudan, Ruanda e Burundi: solo il Kenya non confina con la Repubblica democratica del Congo.
In base all’ultimo bilancio dell’Oms (secondo cui l’epidemia non è ancora un’emergenza «mondiale»), i contagi sono 45, di cui 14 confermati, con 25 vittime. La malattia, che colpisce da settimane le due zone rurali di Bikoro e Iboko (nella foto Ansa operatori sanitari mentre indossano le tute anti-contagio), fa più paura da quando sono stati segnalati casi a Mbandaka, abitata da 1,2 milione di persone. Qui la popolazione denuncia il mancato intervento delle autorità sanitarie locali. Da ieri l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) sta procedendo al dispiegamento di personale sanitario a Kinshasa, la capitale, e in altri 16 zone frontaliere.
Da parte sua il commissario europeo agli Aiuti umanitari, Christos Stylianides, ha annunciato che l’Ue è pronta a mobilitare «immediatamente» il “Corpo sanitario europeo”. «La lezione dalla precedente crisi è che non possiamo essere compiacenti sull’ebola», ha spiegato Stylianides, «il nostro obiettivo è contenere il virus».
La Commissione Ue ha annunciato una serie di misure di aiuto umanitario d’emergenza contro l’epidemia. «Il pacchetto include 1,5 milioni di euro per fornire sostegno all’Organizzazione mondiale della sanità per la loro logistica sul terreno", ha aggiunto Stylianides.