venerdì 7 maggio 2010
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«La prima cosa che dovrà fare il premier britannico dopo il voto», ha fatto sapere un portavoce della Commissione Europea alla vigilia delle elezioni, «sarà quella di sistemare le finanze». In vista di un deficit della Gran Bretagna, ha spiegato, che quest’anno sarà il più elevato in Europa, sorpassando anche quello della Grecia. Le previsioni della Commissione stimano infatti tale deficit al 12 per cento del Pil, il più alto di tutte le 27 nazioni europee e decisamente peggiore di quello previsto finora dal ministero del Tesoro britannico. Le preoccupazioni sullo stato delle finanze britanniche, il peggiore dalla fine della seconda Guerra mondiale, continuano a far tremare i mercati finanziari, e gli analisti rimangono divisi ieri sui metodi migliori per risollevare l’economia e tagliare rapidamente il deficit. «La prima cosa che il governo deve fare – ha detto ieri Olli Rehn del comitato europeo per gli affari economici – è accordarsi su un programma convincente di consolidamento fiscale per cominciare a ridurre il deficit e stabilizzare i livelli di debito. Questa è senz’altro la sfida più importante del nuovo governo». Se i rimedi non arriveranno in fretta, hanno allertato gli analisti della City, il rating massimo del Regno Unito (AAA) potrebbe venire declassato. Il Paese perderebbe credibilità, come sta succedendo alla Grecia. “Fitch”, la terza tra le agenzie di rating, ha fatto notare come Londra, per mantenere il proprio status privilegiato, dovrà mettere in cantiere severi tagli annuali del deficit. Quanto alla regolamentazione del sistema finanziario, promessa da tutti e tre i candidati, si sa ancora poco di specifico. Ma è certo che il nuovo premier dovrà confrontarsi con i leader delle società di private equity e degli hedge funds. David Cameron, il capo dei conservatori, lo ha scritto chiaramente in uno dei suoi volantini elettorali: le attività degli hedge funds non sono il cuore della crisi. Sarebbe sbagliato pensare che bloccarle incrementerebbe con certezza la stabilità del sistema finanziario».
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