Gli Stati Uniti hanno confermato
l'uccisione del portavoce del Daesh Abu Muhammad al-Adnani. Il leader jihadista è stato colpito a morte
nei pressi di Aleppo in Siria. Funzionari della Difesa statunitense hanno precisato che "forze della coalizione hanno condotto
raid aerei su Al-Bab, città siriana, prendendo di mira proprio al-Adnani, leader di alto livello" del Daesh.
Al-Adnani
era il capo della propaganda e
l'ispiratore dei "lupi solitari". È stato
ucciso di mattina presto mentre
era
in viaggio fra Raqqa e Aleppo, e
insieme a lui sono stati uccisi altri cinque jihadisti. È
quanto rende noto il
Site, il sito che monitora l'estremismo sul
web, che ha captato dei post jihadisti.
Nel comunicato in inglese e arabo diramato dall'agenzia
Amaq
del Califfato, si legge che "il valoroso cavaliere è stato
abbattuto mentre cavalcava il suo destriero" durante
un'ispezione militare in provincia di Aleppo.
Al-Adnani combatté al fianco del "califfo"
al-Baghdadi, in Iraq contro l'occupazione americana a metà degli
anni 2000. È stato
imprigionato per 6 anni a Camp Bucca,
si è poi di nuovo unito ad al-Baghdadi.
Il
Site segnala anche che
gruppi simpatizzanti del Daesh si
stanno mobilitando sul web con l'hashtag
#martyrdom_Sheikh_Adnani e stanno diffondendo le su
frasi che
incitano i lupi solitari ad attaccare l'Occidente.