Al via a Parigi la conferenza sul clima Cop21, presenti 147 capi
di Stato e di Governo. Fra gli altri sono arrivati il presidente
americano Obama che la scorsa notte ha fatto una sosta fuori
programma davanti alla sala concerti del Bataclan, il teatro
della strage del 13 novembre, e il premier Renzi.
Fondo per i paesi meno sviluppati. In apertura
dell'incontro, preceduto da un minuto di silenzio per le 130 vittime di Parigi, 11 Paesi tra cui Italia, Usa, Francia, Germania e
Gran Bretagna hanno annunciato un contributo complessivo di 248
milioni di dollari al Fondo per i Paesi meno sviluppati per
sostenere l'adattamento ai cambiamenti climatici degli stati più
vulnerabili.
Fabius: obbligati ad avere successo. "Siamo obbligati ad avere successo, la posta in
gioco è troppo importante per potersi accontentare di un accordo
al ribasso, ha ammonito il ministro degli esteri francese
Fabius. La città è blindata dopo gli scontri di ieri fra
manifestanti e polizia. Le forze dell'ordine hanno identificato
341 persone e ne hanno fermate 317.
Ban ki-moon ai leader: il futuro è nelle vostre mani. "Abbiamo bisogno di un accordo
significativo e forte qui a Parigi" sul clima per stare "sotto i
due gradi" di aumento della temperatura, anche per garantire "la
pace e la sicurezza internazionale". Così il segretario generale
dell'Onu Ban Ki-moon. "Il futuro del mondo è nelle
vostre mani, non sono consentite indecisioni" ha detto invitando i leader degli
stati partecipanti a "mostrare visione e coraggio".
Hollande: il surriscaldamento crea guerre. Il surriscaldamento del clima "crea
conflitti, crea più più migrazioni delle guerre": lo ha detto
il presidente francese, Francois Hollande, nel suo intervento
al vertice per la conferenza clima (Cop21) a Parigi. "Dobbiamo
intervenire in nome ella giustizia climatica. Quello che è in
gioco in questa conferenza è la pace", ha aggiunto il titolare
dell'Eliseo.
Barack Obama ha ammesso che gli Usa "hanno contribuito a creare il problema" e ha avvertito che "siamo l'ultima generazione chepuò cambiare le cose". "Dobbiamo avere qui, adesso, il potere di cambiare", ha aggiunto. Il presidente cinese,
Xi Jinping, ha assicurato che il suo Paese "si impegna nella campagna mondiale su cambiamenti climatici" e per questo "gli impegni ecologici saranno in cima all'agenda dei prossimi piani pluriennali". Per
Vladimir Putin "si può crescere riducendo le emissioni" e il presidente russo ha proposto un Forum mondiale a guida Onu.
Due settimane di incontri. Quasi due settimane di
negoziati, eventi e dibattiti in una lotta contro il tempo per
arginare il cambiamento climatico provocato dall'inquinamento
dell'uomo. La XXI Conferenza Onu sul clima proseguirà sino a
venerdì 11 dicembre, con l'obiettivo di raggiungere un accordo
vincolante. I leader, a differenza di Copenhagen quando
arrivarono per la conclusione dei lavori, questa volta apriranno
la conferenza con l'intento di dare un segnale forte. Parleranno tutti, da Obama a Putin passando per il premier Matteo Renzi, che parlerà nel pomeriggio.
I lavori proseguireanno con focus su temi specifici: sulle foreste, sulla
resistenza ai cambiamenti climatici (con il segretario dell'Onu
Ban Ki-moon), sul lancio dell'alleanza sul solare (con il
premier indiano Narendera Modi), sul "carbon pricing" (con il
direttore del Fmi Christine Lagarde), e sull'Africa (con il
presidente francese Francois Hollande).
Obiettivo superare il protocollo di Kyoto. Ci saranno quattro giornate tematiche: il 2 dicembre
sarà la Giornata degli agricoltori, il 3 la Giornata delle
giovani e future generazioni, il 4 dell'educazione, l'8 sarà
invece dedicato sia all'Africa che al genere. Una pausa sarà presa domenica 6 dicembre per preparare il rush finale dei negoziati, con il 7 e l'8 le dichiarazioni di alto livello di Stati e gruppi, per arrivare il
10 all'adozione delle conclusioni e l'11 alla chiusura con
l'auspicata adozione dell'accordo che dovrebbe mandare in soffitta il protocollo di Kyoto.