Le famiglie hanno temuto per la loro incolumità stamattina quando quaranta ribelli hanno assaltato la tv di Stato a Kinshasa, l'aeroporto e lo Stato maggiore, rimanendo poi uccisi per l'interventi della polizia. "Vi prego di aiutarci a sollecitare la Farnesina ad adoperarsi per farci tornare a casa": lo scrive in una mail all'Ansa Enrico, umbro che con la moglie Chiara si trova bloccato in Congo a seguito delle decisioni delle autorità governative locali di fermare tutte le pratiche di adozione in corso. L'ambasciata italiana a Kinshasa è in costante contatto con le famiglie italiane bloccate in Congo e il ministro degli Esteri, Emma Bonino, sta seguendo l'evolversi della situazione attraverso l'Unità di crisi della Farnesina, dopo i violenti disordini di stamani nella capitale. Lo riferisce il ministero degli Esteri. Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, è «vicino» alle 24 famiglie italiane interessate dal blocco delle adozioni internazionali in Congo e ha lavorato nelle ultime settimane affinchè la vicenda possa risolversi positivamente. Ne ha dato notizia un comunicato di palazzo Chigi.
Grido di aiuto delle famiglie adottive bloccate dallo scorso settembre nel Paese africano: «Vogliamo tornare con i bambini». Paura per l'assalto di un gruppo di ribelli a Kinshasa. Uccisi 40 attentatori. Letta: «Lavoriamo per soluzione positiva»
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