giovedì 6 marzo 2014
​Aperta a Roma la Conferenza internazionale dei partner per gli aiuti. Mogherini: "La soluzione per la stabilità della Libia deve provenire dalla Libia stessa, non esistono scorciatoie".
Saadi Gheddafi estradato dal Niger
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I Paesi della Conferenza internazionale sulla Libia hanno deciso di "sostenere i libici con una doppia azione: la prima sul piano politico: chiediamo ai libici di parlarsi tra loro e trovare una soluzione stabile. E poi dobbiamo agire sul piano della sicurezza: molti Paesi sono a disposizione della Libia per aiutarli, soprattutto la Francia e la Germania". Lo ha detto il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius, parlando ai giornalisti a margine della Conferenza in corso alla Farnesina, dove "per la prima volta raggruppa moltissimi Paesi anche quelli che finora non c'erano come la Russia e la Cina". "La situazione in Libia è molto preoccupante, perché non c'è sicurezza, con attentati terroristici, soprattutto al sud, ma anche perché la situazione politica è instabile", ha spiegato. Con Berlino, ha poi aggiunto, "abbiamo deciso un'azione comune per proteggere i depositi di armi" che erano stati sequestrati alle milizie ma che "sono stati poi ripresi da altri gruppi terroristici".I progressi in Libia dalla fine della dittatura sono troppo lenti e non consentono di dispiegare gli aiuti della comunità internazionale. I buoni progetti ci sono, quello che manca è la possibilità di metterli in pratica". Lo ha detto il ministro degli Esteri italiano, Federica Mogherini, aprendo a Roma la Conferenza internazionale per gli aiuti alla Libia. "La soluzione per la stabilità della Libia deve provenire dalla Libia stessa, non esistono scorciatoie", ha detto ancora la Mogherini. "I partner internazionali sono pronti ad aiutare la Libia ma la circolazione incontrollata delle armi sta creando numerosi problemi", ha detto al primo ministro libico Ali Zeidan. Il vertice di Roma intende trovare un modo "per dare alla Libia più aiuto possibile in quanto è vero che ci sono numerosi gruppi terroristici nel sud del Paese", ha dichiarato il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius. Mogherini ha infine sottolineato l'importanza di "agire ora per evitare che la Libia paghi un prezzo troppo alto se la pazienza internazionale si dovesse esaurire".
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