Cina e Stati Uniti di nuovo ai ferri
corti per il Mar cinese meridionale. Un cacciatorpediniere
lanciamissili Usa ha navigato oggi entri il limite delle 12
miglia nautiche nelle acque circostanti le isole artificiali in
costruzione da parte cinese, suscitando una reazione di Pechino
che ha parlato di accesso "illegale" e di "minaccia alla
sicurezza" della Repubblica popolare.
Da mesi quell'area è al centro delle tensioni. Da quando, in
particolare, Pechino ha iniziato a innalzare i banchi di sabbia
tra le isole Spratly e le isole Paracel. Si tratta di mari
strategicamente importanti, i cui fondali potrebbero nascondere
ricche risorse naturali. Ma si tratta anche di una zona sulla
quale s'appuntano le rivendicazioni territoriali di un gran
numero di paesi della regione: Brunei, Filippine, Singapore,
Malaysia, Vietnam, Taiwan, Indonesia e, ovviamente, Cina.
Un funzionario della Difesa Usa ha negato che l'arrivo della Uss
Lassen abbia a che fare con le rivendicazioni territoriali di
questi paesi. Sarebbe invece parte di "operazioni di routine" nell'ambito
del programma Freedom of Navigation, promosso da Washington dal
1983 per contenere le eccessive rivendicazioni territoriali negli
oceani che minaccino la libertà di navigazione ovunque nel mondo.