Changchun, edifici nella nebbia tra smog e prima neve (Ansaweb)Nella città di
Shenyang lo smog ha superato di 40 volte il livello di
sicurezza e da domenica uscire di casa o, peggio, praticare
attività all'aperto è "estremamente pericoloso per la
salute".
Il centro di Shenyang, nella provincia nordorientale di Liaoning (Ansaweb)Il picco è stato raggiunto nel primo giorno di
accensione degli impianti di riscaldamento domestici della
provincia nordorientale del Liaoning, che come in gran
parte del Paese dipendono ancora dal carbone.
Secondo i dati rilasciati dall'Agenzia per la Protezione
ambientale di Shenyang la concentrazione di particelle
tossiche (PM2.5) superava i 1.000 microgrammi per metro cubo.
Shenyang, nella provincia nordorientale di Liaoning (Ansaweb)Il livello è il più alto dal 2013, anno in cui la Cina ha
iniziato a monitorare i suoi cieli grigi. Le autorità locali
hanno ordinato alle fabbriche di tagliare la produzione nei
giorni di allarme rosso e raccomandato ai residenti di restare
in casa.
Un ciclista a Shenyang (Ansaweb)Un rapporto Greenpeace dello scorso luglio ha rilevato una
generale tendenza alla diminuzione delle emissioni: solo in
18 delle 189 città prese in esame sono stati
registrati valori di PM 2.5 superiori a quelli dello scorso
anno. A contribuire al miglioramento dell'inquinamento
atmosferico sono state le norme anti-smog recentemente entrate
in vigore, con pene più severe per chi inquina e ulteriori
restrizioni sulle emissioni inquinanti, che hanno portato in
diversi casi a un calo degli utili delle aziende del settore
minerario.Tuttavia le città cinesi restano ancora molto inquinate,
soprattutto nel periodo invernale, a cominciare da Pechino dove
la media di inquinamento annuale è di 77,8 microgrammi per
metro cubo di aria.