sabato 22 marzo 2014
Una foto satellitare del 18 marzo mostra un oggetto lungo 22 metri e largo 13 in pieno Oceano Indiano, a 120 chilometri di distanza dall'altro elemento sospetto individuato da un satellite australiano.
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Nuovi elementi arrivano a contribuire alla possibile soluzione del giallo della sparizione del volo MH370 della Malaysia Airlines. La Cina ha diffuso una fotografia, scattata via satellite, di un oggetto galleggiante a sud dell'Oceano indiano che potrebbe appartenere al Boing scomparso lo scorso 8 marzo con i suoi 239 passeggeri.La foto in questione risale al 18 marzo e mostra un oggetto lungo 22 metri e largo 13, come riferito dall'Amministrazione di stato cinese per la scienza, la tecnologia e le industrie della difesa. "Saranno inviate navi per verificare" aveva già riferito il governo malese prima che la foto venisse diffusa.In base a quanto indicato dall'agenzia Nuova Cina l'oggetto in questione è stato localizzato in mare aperto nell'Oceano indiano, a 120 chilometri di distanza da dove un altro elemento sospetto, probabilmente riconducibile al Boing, era stato individuato da un satellite australiano. Al fine di recuperare questo primo possibile resto, mezzi aerei e navali sono stati dispiegati giovedì scorso in un'area di 26.000 chilometri quadrati, 2.500 chilometri a sud-ovest della città australiana di Perth: al momento le ricerche restano senza esito.Sulla base dei rilevamenti saltellitari disponibili, gli esperti hanno delimitato due corridoi, uno a nord, verso l'Asia centrale, un altro che si estende, invece, nella zona sud dell'Oceano indiano. Questa seconda area viene privilegiata in quanto si ritiene che difficilmente l'aereo scoparso abbia potuto spingersi al di sopra della Cina o delle repubbliche asiatiche ex sovietiche senza essere intercettato.
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