venerdì 13 agosto 2010

Oggi l'annuncio: dal 21 agosto inizieranno le operazioni per caricare l'uranio nell'impianto di Bushehr, nel sud del Paese.

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Dal prossimo autunno l'Iran vedrà funzionare la sua prima centrale nucleare, dopo 35 anni di attesa. Mosca ha infatti annunciato oggi che dal 21 agosto cominceranno le operazioni per caricare l'uranio nell'impianto di Bushehr, nel sud del Paese. Notizia confermata dal capo del programma nucleare iraniano, Ali Akbar Salehi.«Sarà un passo irreversibile», ha spiegato Serghiei Novikov, portavoce dell'agenzia federale russa per l'energia nucleare Rosatom che, dopo aver costruito la centrale, la gestirà fornendo il combustibile ed eliminando le scorie. «Il combustibile - ha aggiunto - sarà caricato nel reattore il 21 agosto, a partire da quel momento Bushehr sarà considerata una installazione nucleare: ciò significa che il periodo di prova è finito e che è cominciato quello dello 'start-up' fisico, ma tale periodo prenderà due mesi e mezzo». La prima reazione fissile, quindi, avverrà all'inizio di ottobre, ha sottolineato. Tra sei mesi l'impianto sarà pienamente operativo.La Russia ha quindi tenuto fede all'impegno preso in primavera dallo stesso premier Valdimir Putin, sottolineando che la centrale esula dalle sanzioni inflitte dal consiglio di sicurezza dell'Onu a Teheran per il suo programma di ricerca nucleare, sospettato di avere una natura militare. La comunità internazionale aveva invitato Mosca a rinviare comunque l'avvio di Bushehr. Recentemente il segretario di Stato Usa Hillary Clinton l'aveva giudicato «prematuro»: è necessario, aveva sostenuto, che il regime iraniano «rassicuri il mondo o che il suo comportamento cambi in virtù delle sanzioni internazionali». Anche il Cremlino si è allineato alle sanzioni Onu, avvicinandosi alla Casa Bianca e raffreddando la sua storica alleanza con Teheran. Ma Mosca è convinta che Bushehr non abbia alcuna relazione con il controverso programma nucleare iraniano. E anche alcune diplomazie occidentali, nonchè esperti nucleari, ritengono che i rischi siano limitati perchè la centrale sarà gestita interamente dai russi, con il controllo dell'Aiea.La costruzione di Bushehr era stata avviata dalla tedesca Siemens oltre 30 anni fa, prima della rivoluzione islamica del 1979. Era stata poi interrotta dalla guerra Iran-Iraq del 1980.Mosca aveva ripreso il cantiere nel 1994, ma la conclusione dei lavori, prevista inizialmente per il 1999, è stata più volte rinviata. Il Cremlino l'ha usata come leva politica, ma in Iran molti credono che i ritardi siano stati causati dal tentativo di ricavare più soldi da un progetto valutato un miliardo di dollari o dalle pressioni occidentali. In ogni caso, se e quando Bushehr partirà, Teheran potrà cantare vittoria solleticando l'orgoglio nazionale e celebrando l'evento come una parziale uscita dall'isolamento internazionale.
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