lunedì 28 settembre 2015
Per Madrid l'incubo  della secessione più minaccioso dopo elezioni regionali catalane. Per gli indipendentisti maggioranza di seggi ma non di voti.
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Le elezioni regionali catalane hanno sancito la vittoria del fronte indipendentista, che ha conquistato la maggioranza in Parlamento andando vicino anche a quella dei voti. Junts pel Sì (JpS), coalizione fra i conservatori di Convergencia e la sinistra di Erc, ha infatti ottenuto 62 seggi con il 39,6% delle preferenze; a questi vanno aggiunti i 10 deputati (con l`8,2% dei voti) della piattaforma civica Cup, che danno agli indipendentisti 74 seggi su 135.L`indipendenza catalana non è più una chimera politica: il voto regionale ha dato agli indipendentisti di Junts pel Sì - coalizione trasversale fra i conservatori di Convergencia di Artur Mas e la sinistra di Erc - la maggioranza relativa dei seggi in Parlamento, maggioranza assoluta se si sommano i deputati dell`altro movimento favorevole alla secessione, la Cup. Insieme contano infatti 72 seggi su 135, (rispettivamente 62 e 10) con il 47,8% (39,6% e 8,2%) delle preferenze. Di contro, i partiti nazionalisti e centralisti, il Partido Popular (Pp) e Ciudadanos (C`s, divenuto seconda forza) ottengono insieme 36 seggi (36,4%) mentre il fronte "federalista" - i socialisti del Psc e Catalunya sì que es pot, espressione di Podemos - conta un aggregato di 27 deputati (21,6%). Va sottolineato quindi che coloro che ritengono necessario un cambiamento dello status quo istituzionale - secessionisti o federalisti - sono ormai il 69% dell`elettorato catalano, distribuiti lungo tutto l`arco politico. Un risultato che rispecchia sostanzialmente i sondaggi della vigilia: a nulla sono serviti i richiami patriottici - in un senso o nell`altro - degli opposti schieramenti per uno sforzo finale che desse la completa vittoria - in seggi e voti - all`indipendentismo o, viceversa, ne bocciasse almeno temporaneamente le ambizioni: l`affluenza record (77,5%) non ha spostato gli equilibri. Da opzione minoritaria,l`indipendentismo è divenuto quasi maggioranza sociale e tale è destinato a rimanere almeno nel prossimo futuro: dimostrazione della fallimentare gestione della crisi da parte del Pp, che in buona parte ha contribuito a innescarla e che troppo a lungo ha fatto finta che il problema catalano semplicemente non esistesse.
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