Le salme di Francesco Bazzani e suor Lukrecija Mamic rientreranno dal Burundi domani pomeriggio (ore 16,05 all’aeroporto di Malpensa). Domani mattina, invece, faranno ritorno (sempre alla Malpensa, verso le 6,45), suor Carla Lucia Brianza, rimasta ferita nell’agguato dell’altro ieri a Kiremba, in cui hanno trovato la morte Bazzani e Mamic. Con lei ci sarà suor Antonietta Mancini, che l’accompagna. «Hanno deciso di lasciare la missione anche altri volontari, perché sconvolti da quanto è accaduto – fa sapere Giovanni Gobbi, presidente dell’associazione missionaria Ascom di Legnago, in provincia di Verona –, ma laggiù ne abbiamo cinque che continuano l’opera e la prossima settimana scenderò io stesso per riorganizzare la presenza». All’ospedale di Kiremba è in apertura un nuovo reparto, quello di ortopedia, e la struttura «sarà dedicata a Francesco e a suor Lukrecija», come anticipa Gobbi. I funerali del cooperante veronese si svolgeranno venerdì pomeriggio, nel paese in cui è nato, a Cerea, ad otto chilometri da Legnago, la sede dell’Ascom. La salma di suor Lukrecija, originaria della Slavonia, in Croazia, sarà accolta nella casa madre delle Ancelle della Carità, la sua congregazione, a Brescia. Il vescovo diocesano monsignor Luciano Monari celebrerà alle 20,30 di domani una santa Messa, nella cappella dell’istituto. Venerdì il viaggio di ritorno a casa, a Spalato, città nel cui cimitero suor Lukrecija sarà sepolta, dopo le esequie che saranno celebrate nella giornata di lunedì. Per quanto riguarda suor Carla, sarà l’ospedale "Poliambulanza" di Brescia, gestito dalle stesse Ancelle, a prestarle le cure necessarie per le ferite riportate alle mani. «Non conosciamo ancora puntualmente lo stato di salute della sorella – ammette suor Carmela, la vicaria della congregazione –, per cui aspettiamo con ansia il suo rientro per capire di che cosa suor Carla ha bisogno». Ieri la casa madre di via Maretto è stata meta di numerose persone, in particolare volontari e rappresentanti delle più diverse associazioni, oltre che dei responsabili del Centro missionario della diocesi di Brescia, per assicurare vicinanza e, soprattutto, solidarietà. «Continuate, vi saremo vicini», è stato l’incoraggiamento più comune. Altrettanto è avvenuto alla sede Ascom di Legnago. «Siamo distrutti dal dolore, perché il nostro Francesco in soli due anni di presenza ha svolto un’opera eccezionale, accanto alle Ancelle – rileva il presidente Gobbi –, ma ci sono state di estremo conforto le testimonianze ricevute ieri. Che, appunto, ci incoraggiano a proseguire».