Ci sono anche due turisti italiani tra i feriti ieri sera nel doppio attentato esplosivo a Hua Hin, una delle maggiori mete turistiche della Thailandia. Lo hanno riferito fonti ospedaliere. I due feriti sarebbero un ragazzo di 21 anni, Lorenzo Minuti, e un uomo di 51 anni, Andrea Tazzioli. Il primo è stato curato in pronto soccorso per ferite minori e dimesso già ieri sera, mentre il secondo, colpito alla schiena da una scheggia, è stato operato d'urgenza e sta ora riposando nella sua camera d'ospedale; le sue condizioni non desterebbero comunque preoccupazione.
La doppia esplosione, avvenuta in una via nota per il suo mercatino turistico, non è stata ancora rivendicata. Tra le varie ipotesi c'è quella del separatismo islamico del sud, ma un'altra possibilità è quella di un atto politico: domenica scorsa il Paese ha approvato una controversa Costituzione via referendum e oggi si festeggia l'84/mo compleanno della regina Sirikit. Altri media thailandesi ipotizzano invece una più semplice disputa locale.La Farnesina raccomanda agli italiani presenti di evitare la zona, di tenersi informati sugli sviluppi della situazione sui media e di seguire scrupolosamente le indicazioni delle autorità locali. Secondo la BBC gli attacchi si sono concentrati in zone turistiche affollate per l'arrivo dei vacanzieri e il bilancio delle esplosioni continua a crescere. Le località coinvolte sono:
Hua Hin, 200 chilometri a sud di Bangkok, quattro esplosioni, una vicino alla centralissima torre dell'orologio, due persone morte e almeno tre feriti
Surat Thani, due esplosioni davanti alle stazioni di polizia e una persona morta poco dopo una cerimonia in onore del compleanno della regina Sirikit.
Patong, sull'isola di Phuket, estremo sud, due esplosioni, almeno un ferito
Trang, una esplosione e una persona morta
Phang Nga, una provincia dove ci sono state esplosioni
Hua Hin e anche la provincia di Phuket e quella di Phang Nga sono famose per le loro bellissime spiagge.
Sempre secondo la BBC la polizia sta trattenendo alcuni sospetti ma ha escluso il terrorismo internazionale come possibile responsabile delle esplosioni. Non è chiaro anche che vi sia un collegamento con la rivolta etnica separatista in corso nella Tailandia del sud. Se la responsabilità degli attacchi dovesse essere attribuita ai separatisti che operano nel sud del paese questo segnerebbe un cambiamento significativo di tattica in un conflitto che ha ucciso oltre 6000 persone in 12 anni di conflitto. I controlli e i sistemi di sicurezza sono stati rafforzati nelle aeree turistiche e negli aeroporti nel sud del paese. Gli attacchi puntano chiaramente a colpire il turismo settore vitale per l'economia tailandese. A Hua Hin, giovedì notte, è stato colpito un bar e una zona molto popolare tra i turisti ma la località è carica di significato perchè è una città legata al re essendo la sua residenza preferita al di fuori di Bangkok.