lunedì 17 agosto 2015

​Ordigno a bordo di una moto fa strage. I feriti sono 123. Il ministro della Difesa: l'obiettivo è danneggiare il turismo.
L'ANALISI L'inquietante "ombra" di un nuovo terrore (Stefano Vecchia) 

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È salito ad almeno 22 morti e 123 feriti il bilancio dell'attentato di ieri nel centro di Bangkok. Lo ha comunicato stamattina la polizia thailandese, includendo tra le vittime almeno sette stranieri: due malaysiani, due taiwanesi, due singaporiani e un cinese di Hong Kong. Con l'area dell'attentato ancora chiusa al traffico, la polizia sta visionando un filmato che mostra un sospetto abbandonare una borsa nel luogo dell'attacco pochi istanti prima dell'esplosione. L'esplosione è avvenuta nella zona di Rachaprasong, vicino ad un incrocio affollatissimi che è stato per almeno due mesi il quartier generale delle camicie rosse durante le proteste del 2010. Al momento dell'esplosione era l'ora di punta. Il grande botto ha provocato sgomento, caos e paura. La bomba era stata piazzata su una moto. È quanto riferisce la polizia locale. Secondo fonti non confermate, riportate dai media locali, un altro ordigno è stato disinnescato dagli artificieri nei pressi del luogo della prima esplosione e una terza bomba sarebbe stata trovata inesplosa in un secondo momento. L'attentato è avvenuto nel centro moderno della capitale thailandese, di fronte al santuario indù Erawan e nei pressi del lussuoso hotel della catena americana Hyatt. L'obiettivo era danneggiare il turismo nel Paese. Lo ha affermato il ministro della Difesa, Prawit Wongsuwong. "È stata una bomba al tritolo", ha spiegato il ministro, sottolineando che gli autori dell'attentato "hanno preso di mira stranieri, per danneggiare il turismo e l'economia" thailandese.
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