Non si ferma la lunga scia di sangue
in Nigeria: domenica sera una bomba è esplosa in uno stadio di calcio a Mubi, nel nord del paese, causando la morte di almeno 40 persone. Altre vittime che si vanno ad aggiungere alla lunga
lista che, solo nelle ultime due settimane, ha contato oltre 200 morti in una serie, ripetuta, di attentati firmati da Boko
Haram, il gruppo dei sanguinari terroristi islamici che sta
seminando il panico sopratutto nel nord del Paese. E che, solo
qualche settimana fa, ha rapito oltre 200 liceali che tiene
prigioniere, minacciando di venderle come schiave o di darle in sposa forzate dopo averle costrette a convertirsi.
Ma la bomba allo stadio di Mubi non è stato
l'unico attacco del fine settimana: ieri, secondo quanto si è
appreso, diverse persone sono state uccise in diversi attacchi
di sospetti membri del gruppo islamista a quattro villaggi
del Borno: Nuwari, Musari e Walori che si trovano vicino al
confine con Camerun, uno dei settori più colpiti dall'avanzata
della setta. Secondo un testimone, uomini armati, alcuni in
tenuta militare a bordo di 4x4, hanno aperto il fuoco su
abitanti, appiccando il fuoco alle loro case.
Eliminare la presenza cristiana in Nigeria, rovesciare il
governo federale e creare un Califfato Islamico, sul modello di
quello che esisteva nel Nord del Paese africano prima della
conquista britannica del 1903: Boko Haram è un gruppo
oltranzista islamico, fondato nel 2002 dallo sceicco Mohammed
Yusuf, con l'obiettivo di combattere tutto ciò che è
occidentale - dalle elezioni ai pantaloni e alle camicie - e di
ripristinare una sharia senza compromessi con la modernità.
Solo 10 giorni fa il mirino di Boko Haram si era puntato su
Jos, con due bombe in un mercato che hanno causato oltre 100
vittime. E qualche giorno dopo "incursioni" dei terroristi in
alcuni villaggi del nord, nello stato del Borno (lo stesso dove
sono state rapite le giovani per cui si è mobilitato il mondo
intero) avevano ucciso un'altra trentina di persone.
E mentre la scorsa settimana il presidente Usa Barack Obama
ha inviato 80 militari americani in Ciad per contribuire alle
ricerche delle liceali, Abou Moussa, rappresentante speciale Onu
per l'Africa Centrale, ha parlato dei Boko Haram come terroristi
senza scrupolo: "Non hanno paura e vergogna. Fanno quello che
vogliono", ha detto mentre il presidente nigeriano Goodluck
Jonathan ha definito gli ultimi massacri "malvagità crudeli",
annunciando un "impegno senza sosta per vincere la guerra al
terrore".
Mentre il Palazzo di Vetro ha annunciato che manderà un
inviato speciale in Nigeria, il Consiglio di Sicurezza dell'Onu
ha inserito il gruppo di Boko Haram nella lista delle
organizzazioni terroristiche legate ad Al Qaida, nei confronti
delle quali sono applicate sanzioni come l'embargo sulle armi e
il congelamento dei beni. Sforzi, forse non sufficienti per
cercare di fermare una scia di sangue che solo dall'inizio
dell'anno nel Paese ha già fatto 2 mila vittime.