lunedì 7 dicembre 2009
Non si fermano le violenze ad Atene, dopo il weekend di scontri e tensioni che hanno messo a ferro e fuoco il Paese a un anno dalla morte del quindicenne Alexandros Grigoropoulos, ucciso da un poliziotto. Un gruppo di giovani ha attaccato stamane un commissariato. Diverse le manifestazioni convocate per oggi. A processo i cinque italiani arrestati per le violenze di ieri.
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Non si fermano le violenze ad Atene, dopo il weekend di scontri e tensioni che hanno messo a ferro e fuoco il Paese a un anno dalla morte del quindicenne Alexandros Grigoropoulos, ucciso da un poliziotto. Un gruppo di giovani ha attaccato un commissariato della Capitale, a ridosso del centro: i manifestanti, circa una ventina, hanno lanciato sassi contro l'edificio, alla vigilia delle grandi manifestazioni convocate per oggi. Uno dei giovani è stato arrestato. Intanto Atene è blindata: più di 6.000 agenti sono schierati nelle strade nel tentativo di evitare il ripetersi delle violenze di domenica, in cui una trentina di persone sono rimaste ferite e circa 40 arrestate.Ad Atene si celebra oggi anche il processo per direttissima contro i cinque anarchici italiani arrestati durante gli scontri. I cinque (quattro uomini e una donna) avevano con sé cappucci e bastoni: rischiano due anni e mezzo di carcere. L'ambasciata italiana ha messo a loro disposizione un legale. Intanto la capitale è ancora blindata nel timore di nuove proteste, malgrado l'appello alla calma dei familiari del ragazzo ucciso.Nuove manifestazioni sono in programma nelle principali città greche, il giorno dopo gli scontri con le forze dell’ordine che hanno arrestato 80 persone. I fermi sono stati più di 200 (ad Atene, Salonicco, Patrasso, Rodi, Creta e Ioannina), i feriti una ventina tra cui il rettore dell'Università di Atene, colpito alla testa da alcuni manifestanti. Diverso il bilancio della polizia, secondo cui 26 agenti e 3 dimostranti hanno riportato lesioni. Il partito di estrema sinistra Syriza ha accusato il ministro dell'ordine pubblico Michalis Chrisochoidis di «militarizzazione del conflitto» per l'uso eccessivo della forza da parte della polizia e ha chiesto l'intervento del premier Giorgio Papandreou. Lunedì dunque tornano in piazza giornata studenti, insegnanti e cittadini, mentre alcuni sindacati hanno dichiarato una sospensione di tre ore dal lavoro per consentire a tutti di prender parte alla manifestazione.
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