giovedì 16 dicembre 2010
La Corte di Londra concede la libertà condizionata al fondatore di WikiLeaks e respinge l'appello della Procura che aveva ribadito il pericolo che lo svedese sparisca.
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La Royal Court of Justice ha approvato la libertà su cauzione per Julian Assange. L'udienza è durata 90 minuti durante i quali il giudice ha vietato l'utilizzo di Twitter da parte dei giornalisti e del pubblico in aula. Il giudisce Ouseley ha dato luce verde alla scarcerazione di Assange in attesa dell'udienza sull'estradizione l'11 gennaio, fissando tra le condizioni alla liberta' su cauzione che il capo di Wikileaks porti il braccialetto elettronico e che si rechi ogni giorno a firmare alla stazione di polizia. Assange dovrà risiedere nella villa dell'amico e sostenitore Vaughan Smith nel Suffolk. Fuori dalla corte sono scoppiati applausi.L'avvocato Mark Stephens ha detto di avere i soldi necessari per la rimessa in libertà di Julian Assange, 200 mila sterline che verranno trasferiti oggi. Sembra che basti l'avviso della partenza del bonifico. E' stato deciso anche che la Svezia paghi le spese legali per l'appello alla Royal Court of Justice e quelle del procuratore britannico che ha rappresentato gli interessi svedesi. Tra i termini della liberta' cauzione c'e' quello che Assange si rechi a firmare ogni giorno a una stazione di polizia. Problema: il commissariato di polizia piu' vicino alla casa di Vaughan Smith nel Suffolk dove dovra' risedere Assange e' a Beccles, ed e' aperto solo tra le 14 e le 17 ma chiuso per gran parte di Natale.E' tornato online www.wikileaks.org, il dominio principale del sito fondato da Julian Assange 'oscurato' il 3 dicembre scorso dal provider Usa EveryDNS.net. Il sito reindirizza al link http://mirror.wikileaks.info/, dove sono conservati tutti i file segreti pubblicati da Wikileaks nel corso degli anni.
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