venerdì 17 febbraio 2012
L'uomo era da tempo sotto osservazione da parte dei federali, che gli avevano fatto credere di essere uomini di al-Qaeda. Era intenzionato a farsi esplodere davanti alla sede del Congresso. Ma il materiale, fornito dagli agenti, non era pericoloso.
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Un aspirante kamikaze è stato fermato venerdì a Washington mentre si dirigeva a Capitol Hill, sede del Congresso americano. L'uomo credeva di essere in contatto con al-Qaeda, ma erano agenti Fbi sotto copertura. Lo ha riferito Fox news.L'uomo, sui 30 anni di età, si stava dirigendo verso il Campidoglio, dove, secondo i federali che lo tenevano d'occhio da tempo, voleva compiere un attentato. Poco prima aveva pregato in una moschea. Il suo arresto, riporta in esclusiva il sito di Foxnews, è arrivato al termine di una lunga indagine, nel corso della quale gli agenti si erano finti terroristi disponibili ad aiutarlo dell'attentato. Venuti a conoscenza delle sue aspirazioni da kamikaze, i poliziotti avevano provveduto a fargli credere che il materiale che aveva addosso era esplosivo. Una volta verificate le sue intenzioni, lo hanno fermato. Nelle prossime ore comparirà di fronte a un tribunale.
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