Le autorità saudite hanno annunciato l'arresto di 431 presunti membri del sedicente Stato islamico (Is). È quanto si legge in una nota del ministero dell'Interno di Riad, nella quale si spiega che le persone finite in manette sono sospettate di appartenere a cellule dell'organizzazione terroristica.
Secondo la nota, citata dall'agenzia di stampa ufficiale Spa, tra i
detenuti figurano anche cittadini di 9 paesi stranieri, senza
precisare quali. Le autorità hanno anche annunciato di aver sventato
6 attacchi suicidi contro moschee nell'est del paese, "complotti
terroristici contro una missione diplomatica ed edifici del governo
nella provincia di Sharurah" e "tentativi di omicidio di uomini della
sicurezza".
È del 22 maggio scorso la
strage in una moschea sciita dell'Arabia Saudita. Un episodio di terrorismo che ha pochissimi precedenti in un paese in cui è in vigore uno stretto controllo delle autorità statali su luoghi e persone.
L'Arabia Saudita è tra i principali alleati degli Stati Uniti nel Golfo ed è impegnata direttamente nel conflitto in corso in Yemen a sostegno delle milizie filo-governative che combattono i ribelli sciiti huthi, sostenuti dall'Iran.