Lo avevano promesso la settimana
scorsa e puntali i taliban afghani hanno avviato oggi all'alba
la loro "Campagna di Primavera 2014", con ope
razioni più
simboliche (come il lancio di razzi sugli aeroporti di Kabul e
Bagram), ma anche più cruente (come l'assalto al Dipartimento
della Giustizia della provincia orientale di Nangarhar che si è
concluso con dieci morti).Va detto che l'operazione degli insorti, denominata "Khaibar"
in ricordo di una vittoriosa battaglia condotta da Maometto, è
partita all'indomani di un importante annuncio che può chiarire
una volta per tutte l'enigma della successione al presidente
Hamid Karzai, giunto al termine del suo secondo mandato.
L'ex ministro degli Esteri
Abdullah Abdullah, impostosi nel
primo turno delle presidenziali del 5 aprile con il 44,9%, ha
ricevuto infatti un importante sostegno da parte dell'ex
ministro
Zalmai Rassoul, giunto terzo con l'11,5% dei consensi,
fatto che gli permette di mettere una chiara ipoteca sul
ballottaggio che lo vedrà misurarsi a metà giugno con l'ex
ministro delle Finanze,
Ashraf Ghani (31,5%).
Ma la giornata è stata marcata dalle operazioni realizzate
dai seguaci del Mullah Omar, molte delle quali non chiarite dai
media locali, ma che sono avvenute su praticamente tutto il
territorio afghano.
Come promesso nel Proclama pubblicato su Internet i taliban
alle 5 in punto hanno sparato razzi sia sull'aeroporto di
Kabul,
sia sulla base aerea militare Usa di
Bagram. Entrambi gli
attacchi sono stati rivendicati e confermati da fonti ufficiali
con la precisazione che si sono avuti solo "pochi danni
materiali e nessuna vittima".
Qualche ora più tardi è giunta la notizia che un commando di
tre kamikaze aveva preso d'assalto l'edificio del Dipartimento
delle Giustizia a
Jalalabad (Provincia di Nangarhar)
penetrandovi ed impegnando le forze di sicurezza in una
battaglia durata oltre quattro ore. Il bilancio finale è stato
di ben dieci morti, fra cui i tre attentatori suicidi.
Intanto nella provincia di Ghazni, il governatore Musa Khan
Akbarzada ha confermato che commando armati hanno attaccato vari
check-point uccidendo vari uomini della sicurezza. Inoltre, nel
distretto di Astalif di Kabul, il vice ministro afghano per
l'Informazione e la Cultura, Mosadiq Khalili, è scampato ad un
attentato che ha ferito due sue guardie del corpo.Da parte sua la Forza internazionale di assistenza alla
sicurezza (Isaf) ha ammesso la perdita, domenica, di un
contractor nel nord del Paese, dove i taliban hanno
trionfalmente dichiarato di avere ucciso "20 poliziotti locali
filogovernativi" ad Asadabad, capoluogo della provincia di
Kunar.I media hanno scelto il basso profilo nel riferire le imprese
dei taliban ma gli analisti non nascondono la loro
preoccupazione, visto che il ritiro delle truppe della Nato dal
teatro afghano prosegue e terminerà fra sette mesi e mezzo. E
che nel 2015, se non vi saranno novità, le forze di sicurezza
afghane dovranno far fronte senza sostegni stranieri alla spinta
dei gruppi armati che continuano a non nascondere il loro
proposito di prendere il potere e introdurre in Afghanistan uno
Stato islamico.