lunedì 12 maggio 2014
Le incursioni fanno seguito all'annuncio che, nel ballottaggio per le presidenziali, l'ex ministro Abdullah sarà sostenuto anche dal terzo classificato.
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Lo avevano promesso la settimana scorsa e puntali i taliban afghani hanno avviato oggi all'alba la loro "Campagna di Primavera 2014", con operazioni più simboliche (come il lancio di razzi sugli aeroporti di Kabul e Bagram), ma anche più cruente (come l'assalto al Dipartimento della Giustizia della provincia orientale di Nangarhar che si è concluso con dieci morti).Va detto che l'operazione degli insorti, denominata "Khaibar" in ricordo di una vittoriosa battaglia condotta da Maometto, è partita all'indomani di un importante annuncio che può chiarire una volta per tutte l'enigma della successione al presidente Hamid Karzai, giunto al termine del suo secondo mandato. L'ex ministro degli Esteri Abdullah Abdullah, impostosi nel primo turno delle presidenziali del 5 aprile con il 44,9%, ha ricevuto infatti un importante sostegno da parte dell'ex ministro Zalmai Rassoul, giunto terzo con l'11,5% dei consensi, fatto che gli permette di mettere una chiara ipoteca sul ballottaggio che lo vedrà misurarsi a metà giugno con l'ex ministro delle Finanze, Ashraf Ghani (31,5%).   Ma la giornata è stata marcata dalle operazioni realizzate dai seguaci del Mullah Omar, molte delle quali non chiarite dai media locali, ma che sono avvenute su praticamente tutto il territorio afghano. Come promesso nel Proclama pubblicato su Internet i taliban alle 5 in punto hanno sparato razzi sia sull'aeroporto di Kabul, sia sulla base aerea militare Usa di Bagram. Entrambi gli attacchi sono stati rivendicati e confermati da fonti ufficiali con la precisazione che si sono avuti solo "pochi danni materiali e nessuna vittima". Qualche ora più tardi è giunta la notizia che un commando di tre kamikaze aveva preso d'assalto l'edificio del Dipartimento delle Giustizia a Jalalabad (Provincia di Nangarhar) penetrandovi ed impegnando le forze di sicurezza in una battaglia durata oltre quattro ore. Il bilancio finale è stato di ben dieci morti, fra cui i tre attentatori suicidi. Intanto nella provincia di Ghazni, il governatore Musa Khan Akbarzada ha confermato che commando armati hanno attaccato vari check-point uccidendo vari uomini della sicurezza. Inoltre, nel distretto di Astalif di Kabul, il vice ministro afghano per l'Informazione e la Cultura, Mosadiq Khalili, è scampato ad un attentato che ha ferito due sue guardie del corpo.Da parte sua la Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf) ha ammesso la perdita, domenica, di un contractor nel nord del Paese, dove i taliban hanno trionfalmente dichiarato di avere ucciso "20 poliziotti locali filogovernativi" ad Asadabad, capoluogo della provincia di Kunar.I media hanno scelto il basso profilo nel riferire le imprese dei taliban ma gli analisti non nascondono la loro preoccupazione, visto che il ritiro delle truppe della Nato dal teatro afghano prosegue e terminerà fra sette mesi e mezzo. E che nel 2015, se non vi saranno novità, le forze di sicurezza afghane dovranno far fronte senza sostegni stranieri alla spinta dei gruppi armati che continuano a non nascondere il loro proposito di prendere il potere e introdurre in Afghanistan uno Stato islamico.
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