martedì 7 aprile 2015
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Anche una bambina di 10 anni può avere le idee molto chiare. Una fede forte e serena. La serenità, per noi impensabile, nel raccontare un'esperienza dura come quella di un profugo, senza odiare chi l'ha costretta ad abbandonare la sua casa. È il caso di Myriam, una bambina originaria di Qaraqoush, nel nord dell'Iraq, che ora vive in un campo profughi dopo che la sua terra è stata assalita e devastata dai jihadisti del Califfato. Qui è intervistata da un giornalista della tv satellitare cristiana Sat7 che opera in Medio Oriente. "Sono molto triste perché ci hanno costretto a lasciare la nostra casa. Ma Dio ci ama e non ha permesso che l'Is ci uccidesse", dice la bambina in un passaggio dell'intervista.
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