Un nuovo danno irreparabile al
patrimonio archeologico dell'Iraq e del mondo. I miliziani
dell'Is hanno raso al suolo con una colonna di bulldozer il
sito archeologico di Nimrud, nei pressi della città di Mosul,
occupata dal Califfato islamico di Abubakr al Baghdadi. È stato
il ministero del Turismo e delle Antichità irachene a dare la
notizia dello scempio con un post sulla sua pagina Facebook.Non ci sono dettagli sull'estensione dei danni, ma si afferma
che l'Is continua "a sfidare la volontà del mondo e i
sentimenti dell'umanità". All'inizio di quest'anno gli uomini di
al Baghdadi avevano annunciato l'intenzione di distruggere i
reperti archeologici con la motivazione che secondo loro
offendevano l'islam. E il 26 febbraio erano arrivate, con un
video di cinque minuti, le immagini della devastazione del museo
di Mosul, della distruzione di statue e manufatti.
La distruzione dell'antica capitale
assira Nimrud da parte dei militanti dell'Is "costituisce un
crimine di guerra". Lo denuncia in un comunicato la direttrice
generale dell'
Unesco, Irina Bokova, che fa "appello a tutti i
responsabili politici e religiosi della regione a sollevarsi
contro questa barbarie".
Nimrud, la biblica Calah, è un sito assiro che si trova a sud
di Mosul, seconda città irachena identificata come l'antica
Ninive che si trova sotto il contro dei miliziani dal giugno
scorso sulle sponde del Tigri.
La settimana scorsa era stato pubblicato un
filmato in cui alcuni militanti Is distruggevano statue e reperti antichi assiri nel museo di Mosul.