A parte
il grande tema unificante dell'opposizione al prestito internazionale,
la formazione populista di destra dei Greci Indipendenti (Anel) non potrebbe essere
ideologicamente più distante sulle tematiche sociali dalla piattaforma
di sinistra di Syriza, a partire dalle proposte di linea dura contro
l'immigrazione avanzate da Anel.
"Potremmo non essere ideologicamente vicini a Syriza, ma non chiediamo
loro di cambiare posizioni, ma gli chiediamo di rispettare quello che
hanno promesso e noi rispetteremo le loro posizioni", ha avuto modo di
dire nei giorni scorsi Kammenos, che già prima del voto si era detto
"assolutamente pronto" ad entrare in un governo Tsipras. Ed aveva già
ipotizzato i dicasteri che avrebbe chiesto, Difesa e Istruzione e
affari Religiosi.Il leader di Anel aveva posto anche i paletti per
un'eventuale coalizione, rifiutando l'idea di entrare in una
coalizione che includesse i socialisti o Potami, il nuovo partito di
centro sinistra del giornalista Stavros Theodorakis.
Anel è stato fondato nel febbraio del 2012 da Kammenos, il deputato
uscito da Nuova Democrazia per la sua opposizione al prestito
internazionale al paese ottenuto da politici da lui considerati
"traditori" della patria.Noto per il suo stile ampolloso, Kammenos ha però sin da
subito dimostrato una buona capacità di sfruttare i social media,
lanciando il primo programma politico su Facebook, ottenendo così 20
seggi alle elezioni del giugno di quell'anno. Ma il gruppo
parlamentare si è poi ridotto nel corso di questi due anni a 12 a
causa di dispute e tensioni interne. Nel voto di domenica ne ha ottenuti 13.
Economista, con studi in Francia e Svizzera, di 50 anni, sposato e
padre di 4 figli, ha rivestito, quando era esponente di Nuova
Democrazia, incarichi di governo, e quindi nella campagna elettorale
si è presentato come l'alleato più esperto che potrebbe aiutare a
superare l'inesperienza in materia di governo di Syriza e del suo
leader.