mercoledì 14 gennaio 2015
Dal mondo islamico condanne per Maometto in copertina. Vignette vietate in Turchia. Arrestato per apologia di terrorismo il comico Dieudonné. Funerali privati per molte delle vittime.
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Il numero 1178 di Charlie Hébdo sarà ristampato in 2 milioni di copie. La tiratura sale così a 5 milioni di copie, in 16 lingue.Già alle 8 del mattino il settimanale satirico con in copertina un Maometto che piange e porta il cartello "Je suis Charlie", sotto la scritta "Tutto è perdonato", era già esaurito in diverse zone di Parigi e in molte città della Francia. Alle edicole si sono formate code e molti che non sono riusciti a comprare Charlie Hébdo hanno ripiegato sull'altro settimanale satirico, Le Canard Enchainé, che per solidarietà con i colleghi ha titolato "Non lasciatevi abbattere". Nei giorni scorsi anche Le Canard Enchainé ha ricevuto minacce sulle quali sono in corso indagini.

Il vignettista Luz autore della copertina del nuovo numero Condanne dal mondo islamico. Pronta è arrivata la condanna della copertina di Charlie Hébdo da parte di voci, anche autorevoli, del mondo musulmano. L'Unione mondiale degli ulema musulmani scrive in una nota: "Non è ragionevole, nè logico, né saggio pubblicare i disegni e le vignette che offendono il profeta o attaccano l'islam". L'organismo, con sede in Qatar e diretto dal predicatore Yussef al-Qaradaui, considerato l'eminenza grigia del Fratelli musulmani, aggiunge: "Se si è d'accordo che gli autori degli attentati sono una minoranza che non rappresenta né l'islam, né i musulmani, allora come si può rispondere con atti che non sono diretti contro di loro ma contro il profeta venerato da un miliardo e mezzo di musulmani?". In questo modo, "non si fa che avvalorare la tesi degli attentatori che l'Occidente è contro l'islam". Le nuove vignette raffiguranti il profeta Maometto "aumenteranno l'odio". Lo afferma Al Azhar, il principale centro teologico sunnita, che ha base al Cairo. Al Azhar è anche una prestigiosa università e non è un centro islamico estremista. Le vignette - si legge in una dichiarazione - non aiutano "la coesistenza pacifica tra i popoli ed ostacolano l'integrazione dei musulmani nelle società europee ed occidentali". Al coro di critiche si unisce anche il Grand Muftì di Gerusalemme, Mohammed Hussein, per il quale la vignetta è un "insulto che ferisce i sentimenti di quasi 2 miliardi di musulmani in tutto il mondo". "Condanniamo la provocazione del settimanale francese perché urta i sentimenti dei musulmani", affermato la portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Marzie Afkham. "L'abuso della libertà di espressione in Occidente è inaccettabile". Turchia, vignette vietate. Un tribunale turco della provincia di DiyarbakÕr, nel sudest del paese, ha ordinato di bloccare l'accesso ai siti internet che diffondono la copertina dell'ultimo numero di Charlie Hébdo. E la polizia ha controllato le copie del quotidiano laico di opposizione Cumhuriyet prima che arrivassero nelle edicole per verificare che non vi fossero le vignette su Maometto. Il quotidiano aveva annunciato di voler pubblicare una selezione di vignette come gesto di solidarietà. Ma nelle quattro pagine di disegni satirici di Charlie Hébdo nessuna riguarda Maometto. Fermato il comico Dieudonné. Il controverso comico francese Dieudonné, indagato dalla procura di Parigi per apologia di terrorismo, è stato arrestato mercoledì nella sua casa nel centro della Francia e posto in stato di fermo fino a sera, quando poi è stato rilasciato. In un messaggio sul suo profilo Facebook, pubblicato martedì sera e poi rimosso, aveva detto di sentirsi "Charlie Coulibaly", un po' umorista e un po' terrorista. Il comico è stato spesso oggetto di polemiche per le sue battute antisemite.Funerali per le vittime del massacro. Il vignettista Cabu (Jean Cabut), è stato sepolto nella sua città natale di Chalons-en-Champagne con una cerimonia ristretta, mentre centinaia di persone hanno assistito a Clermont Ferrand ai funerali di Michel Renaud, un collaboratore ucciso dopo aver consegnato dei disegni. Fra giovedì e venerdì, Wolinski, Honoré e Tignous verranno sepolti al cimitero parigino di Père Lachaise, mentre Elsa Cayat riposerà nel settore ebraico del cimitero di Montparnasse. Il direttore del settimanale Charb (Stephane Charbonnier) sarà sepolto venerdì a Pointoise. Dopo una cerimonia pubblica, i funerali si svolgeranno in maniera ristretta. La sua guardia del corpo, il francese di origini italiane Franck Brinsolaro, verrà sepolta giovedì. Per il correttore di bozze Mustapha Ourrad, che sepolto a Parigi, è prevista una cerimonia funebre anche in Algeria. Ahmed Merabet, l'agente ucciso davanti al settimanale, riposa da martedì nel cimitero musulmano di Bobigny. L'economista Bernard Maris verrà sepolto in settimana vicino Tolosa, mentre per Frédéric Boisseau, l'operaio della manutenzione prima vittima dei Kouachi, bisognerà aspettare fino al 20 gennaio per i funerali nella cittadina della banlieue dove abitava. Le quattro vittime della presa d'ostaggi al minimarket kosher sono state sepolte martedì a Gerusalemme, mentre la poliziotta Clarissa Jean-Philippe, uccisa a Montrouge, verrà sepolta lunedì prossimo in Martinica.
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