Rinnovato il contratto del settore giocattoli - Archivio
È stata sottoscritta - in un incontro tra le rappresentanze sindacali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e dell’associazione di categoria Assogiocattoli - l’ipotesi di accordo sul rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore dei giocattoli. Un settore in cui operano oltre 5mila addetti in circa 80 aziende, il contratto era scaduto il 31 dicembre 2019. Per quanto riguarda la parte economica, l’intesa prevede un aumento complessivo di 90 euro sul trattamento economico complessivo, di cui sui minimi (tem) 75 euro (3° livello), nel periodo 2020-2023, suddiviso in tre tranche: 21 euro 1° giugno 2021; 25 euro 1° giugno 2022; 29 euro 1° giugno 2023. Un montante complessivo nel periodo di 1.471 euro. Al fine di ridurre la differenza retributiva tra i lavoratori assunti al primo livello quelli assunti al secondo livello, l’accordo di rinnovo prevede che saranno riconosciuti 75 euro di aumento sui minimi anche al primo livello salariale, equiparandolo al 3° livello, senza riparametrazione. Elemento di garanzia retributiva, per le aziende che non praticano la contrattazione di 2° livello, sarà innalzato da 200 a 250 euro l’anno dal 2021 e per gli anni a seguire.
Sul welfare contrattuale, l’intesa prevede l’aumento della quota per il fondo sanitario Sanimoda, che passa da 8 a 12 euro totalmente a carico delle imprese, che consentirà ai lavoratori del settore giocattoli di passare dal piano sanitario di base al piano plus. Sul fondo previdenziale, Previmoda, un aumento del contributo a carico dell’azienda che, nel corso della vigenza contrattuale, passa dal 1,5%, al 2%. Per quanto riguarda la partecipazione, le rappresentante sindacali avranno diritto alla consultazione preventiva sui programmi di formazione. Inoltre, viene portata da sei a otto mesi l’aspettativa, dopo il termine del periodo di comporto, per quanto riguarda le malattie di lunga durata. Il diritto al congedo matrimoniale viene esteso anche alle unioni civili. Per contribuire allo sviluppo della cultura della responsabilità sociale delle imprese, le parti hanno condiviso delle apposite linee guida su temi come lo sviluppo sostenibile dell’economia e il rispetto dell’ambiente.
Allo stesso modo è stato definito, dalle parti, un testo di linee guida per caratterizzare e orientare le dinamiche partecipative dei lavoratori all’interno delle aziende. In tema di diritti civili e sociali, al fine di prevenire ogni forma di violenza, ivi compresa quella di genere, le parti si impegnano a promuovere e sostenere i principi di rispetto verso ogni persona, favorendo l’integrazione e difendendo i diritti di chi subisce ogni tipo di sopruso legato alla cultura, al genere e all’orientamento sessuale, anche attraverso l’adozione di avvisi comuni.