I prezzi dei prodotti alimentari in aumento per effetto del caro energia e della guerra in Ucraina - Ansa
Redditi e consumi delle famiglie in sostanziale equilibrio nell’ultimo trimestre del 2021. I dati diffusi dall’Istat, che non tengono conto della tempesta causata dalla guerra in Ucraina e dall’aumento del costo dell’energia e delle materie prime, fotografano una situazione ancora positiva ma stagnante. Nel quarto trimestre 2021 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dell'1,3% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dell'1,2%. La propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stata pari all'11,3%, in lieve aumento rispetto al trimestre precedente (+0,2 punti percentuali). Inoltre - a fronte dell'aumento del deflatore implicito dei consumi (+1,2%) - l'Istituto osserva una sostanziale stabilità del potere d'acquisto delle famiglie, cresciuto rispetto al trimestre precedente dello 0,1%.
«Il reddito disponibile delle famiglie – commenta l'Istat – è cresciuto sensibilmente in termini congiunturali, mentre la propensione al risparmio ha registrato un lieve incremento. Sostanzialmente stazionario è risultato il potere d'acquisto delle famiglie. La quota di profitto delle società non finanziarie si è lievemente ridotta rispetto al trimestre precedente, mentre il loro tasso di investimento ha registrato una crescita rispetto al trimestre precedente». Andamento analogo in Europa con i dati Eurostat relativi al quarto trimestre dai quali emerge come il tasso di risparmio delle famiglie sia stato del 13,3% (rispetto al terzo trimestre del 2021) avvicinandosi ai valori osservati subito prima dell’epidemia di Covid-19.
Per le associazioni dei consumatori si tratta di dati che oggi non hanno alcun più significato perché tutto è cambiato. Sono «obsoleti e già superati, e dovranno scontrarsi con un quadro economico oggi profondamente modificato rispetto allo scorso anno» sottolinea il Codacons ricordando «i fortissimi aumenti delle bollette di luce e gas scattati a gennaio, il caro-benzina che prosegue da mesi e i rincari dei prezzi al dettaglio schizzati alle stelle nel corso del 2022» che «intaccheranno fortemente il potere d'acquisto dei cittadini con effetti diretti sulla spesa». Di «dati di un mondo che non c'è più, sia per lo scoppio della guerra sia per i rialzi stratosferici dei prezzi di luce e gas che stanno avendo effetti devastanti sia sui costi di produzione delle imprese sia sul potere d'acquisto delle famiglie» parla l’Unione nazionale dei consumatori (Unc).