mercoledì 27 aprile 2016
Nuove prospettive sulle prestazioni dei lavoratori fuori dagli uffici.  Le regole indispensabili per aziende e dipendenti per adattarsi facilmente al cambiamento cogliendone tutti i benefici.
Lavoro agile, ecco il decalogo
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Lo scorso 28 gennaio il governo ha approvato un disegno di legge, connesso alla legge di Stabilità 2016, sul lavoro agile. Nove articoli, che sembrano ridefinire la visione del rapporto azienda-dipendente, riorienteranno il classico modello lavorativo verso una tipologia più flessibile, che rimarrà sempre proiettata verso la produttività tenendo conto della conciliazione tra momenti di vita e tempo di lavoro. La concezione di lavoro agile entra in scena con l’intento di promuovere l’evoluzione del tradizionale approccio lavorativo a cui ognuno di noi sembrava essersi rassegnato: armonia tra scopi aziendali e autonomia del lavoratore, è questo l’obiettivo principale che il provvedimento legislativo si propone di raggiungere. A tal proposito Unify, azienda del settore delle comunicazioni e all’avanguardia nelle soluzioni di collaborazione, perfettamente allineata con i principi del lavoro agile, ha redatto una lista con alcune regole d’oro che dipendenti e organizzazioni faranno bene a seguire affinché il nuovo metodo possa affermarsi facilmente, mostrando quanto possa essere proficuo. Senza dimenticare che se i vantaggi possono essere molto concreti anche rischi, inefficienze e vincoli possono avere un peso rilevante.  Tra i fattori abilitanti di questa rivoluzione dobbiamo poi considerare le tecnologie, strumenti Ict capaci di supportare in modo efficiente l’organizzazione e le attività “da remoto”.Il decalogoLe tre B regnano sovrane. Breaks, bits, behaviours: ecco le tre variabili fondamentali dell’innovativo metodo di lavoro. Riorganizzare gli spazi fisici, gestire spazi di collaborazione virtuali e adeguare i comportamenti, partendo proprio dai vertici del management, è il passo propedeutico che ogni organizzazione orientata in tal senso deve compiere.Comiciare e terminare la giornata con un rituale. Lavorare da casa non vuol dire passare in modo meccanico dal letto alla scrivania, e viceversa alla sera. E’ importante riservarsi dei rituali quotidiani: cominciare la giornata con una corsetta al parco, con un caffè al bar sotto casa, e terminarla con una telefonata piacevole, piuttosto che un aperitivo con amici, renderà il resto della giornata più produttivo e motivato.Ritagliarsi uno spazio. Lavorare da remoto può presentare innumerevoli vantaggi, ma anche altrettante difficoltà. Scegliere uno spazio fisso in casa dove lavorare in tranquillità è il primo step da compiere.Non cedere alle distrazioni. Comportarsi esattamente come se si stesse lavorando in ufficio, evitare troppe pause, focalizzandosi sul portare a termine il lavoro e rispettare le consegne.Mettere ordine intorno a sé. L’ordine dell’ambiente fisico in cui ci troviamo a lavorare può avere ripercussioni positive sul nostro essere profittevoli. Imporsi di non essere sommersi da cartacce e cose inutili accantonate. Ottimizzare la comunicazione. È bene che ogni dipendente ricordi di dover dare un riscontro sul lavoro svolto. Comunicare i propri intenti ai colleghi non diventa un’azione secondaria, bensì acquisisce ancora più importanza, considerata la distanza fisica. L’incomprensione è sempre dietro l’angolo. H24? No grazie! Lavorare da remoto non significa 'continuare a lavorare'. Terminati i compiti prestabiliti si chiude l’ufficio e si rimandano al mattino dopo altre attività non urgenti. Monitorare salute e benessere dei lavoratori. Tra i trend tecnologici identificati da Unify per il 2016 emerge anche il monitoraggio automatizzato della salute e del benessere dei lavoratori fuori sede, driver fondamentale per stimolare coinvolgimento e produttività. La supervisione delle variabili riferite allo stato psico-fisico dei dipendenti, svolto grazie a dispositivi wearable, ha lo scopo di gestire e mantenere un buon equilibrio tra lavoro e tempo libero. In tal senso, i software potranno comunicare ciò di cui ogni singolo ha bisogno: di muoversi e sgranchirsi, di fare una pausa, di allentare la tensione e tenere basso il livello di stress. Dotarsi di tecnologie efficienti. Secondo l’Osservatorio del Politecnico di Milano, nel 2015 il 17% delle grandi imprese italiane ha già avviato progetti di lavoro agile. Per attuare in modo ottimale questo meccanismo ogni azienda dovrà fornirsi di tecnologie che supportino comunicazione e collaborazione fra i dipendenti cercando di evitare il più possibile gap informativi e disagi nelle interazioni. Le imprese dovranno inoltre considerare prioritario il trend della connessione mobile, adattando i contenuti ai diversi dispositivi e assicurando continuità e funzionalità dei servizi.
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