Sono oltre 250 i lavoratori Almaviva, in gran parte delle sedi di Palermo e Catania, che hanno rifiutato l'assunzione stabile, garantita dalla clausola sociale, con regolare contratto collettivo e connese tutele. E' l'allarme di Almaviva Contact che ha scritto al ministero del Lavoro. Gli operatori dell'ex call center di Alitalia, hanno dunque scelto di restare in ammortizzatore sociale a zero ore.
"Un fatto grave e anomalo", scrive la società nella nota inviata al ministero, "non sostenibile sotto ogni punto di vista. Ancor più preoccupante, considerando che la stragrande maggioranza degli stessi lavoratori ha ritenuto allo stesso tempo di respingere programmi di riqualificazione professionale e piani di incentivo all'esodo attivati autonomamente dall'azienda". Ultimo episodio il 14 dicembre scorso quando, riferisce Almaviva al ministero del Lavoro, "ha avuto luogo l'ultima delle tre fasi di assunzione previste per il passaggio in Covisian del personale ex Alitalia rimasto alle dipendenze di Almaviva Contact in cassa integrazione straordinaria e in esubero strutturale". Un terzo delle 71 persone tutelate dalla clausola sociale ha rigettato la proposta di assunzione a tempo indeterminato in Covisian, nello stesso luogo di lavoro, "a condizioni sostanzialmente analoghe e comunque migliorative rispetto alla situazione in cui versano da oltre quindici mesi (cassa integrazione a zero ore)". E questo nonostante l'ammortizzatore sociale termini il prossimo 31 dicembre.
Sono 75 gli ex Alitalia che vanno ad aggiungersi alle altre 182 persone, tuttora in Almaviva Contact, che a loro volta hanno rigettato il passaggio al nuovo fornitore, in precedenti e analoghi casi di cambio appalto, preferendo la cassa integrazione zero ore rispetto alla continuita' occupazionale a tempo indeterminato. Avverte il gruppo: "Di fronte a questa realta' e, come da tempo dichiarato anche in sede formale, in mancanza di attivita' alternative su cui impiegare tale forza lavoro Almaviva Contact non potra' che fare ricorso nelle prossime settimane alle corrette procedure di legge per gestire personale in esubero strutturale, refrattario a qualsiasi ragionevole percorso fin qui proposto".
Sono in tutto 522 gli operatori della "commessa Alitalia" per i quali Ita Airways, Covisian e Almaviva ad aprile avevano trovato un accordo che prevedeva appunto il passaggio dei dipendenti di Almaviva all'altro call center Covisian.
Altri 500 sono gli addetti della commessa 1500 del ministero della Salute che hanno gestito il call center Almaviva sull'emergenza Covid e che adesso rischiano di perdere il posto di lavoro. Nei giorni scorsi le istituzioni locali si sono nuovamente mobilitate per chiedere al governo un prolungamento della commessa.