SINDACATI IN CORTEO: MANCA POLITICA INDUSTRIALEAlla riunione il governo è stato rappresentato per quasi tutto il giorno dal sottosegretario allo Sviluppo Claudio De Vincenti, cosa che ha ulteriormente acceso gli animi alimentando la protesta."Vogliamo un ministro, lì non c'è nessuno. Se chiude la fabbrica il Sulcis è morto, faremo la guerra in Sardegna, non abbiamo più niente", ha urlato nel pomeriggio alla telecamera di Sky un giovane operaio.Nel corso degli scontri la polizia in assetto anti sommossa ha usato il manganello contro alcuni manifestanti che cercavano di sfondare la barriera.Vittima della protesta anche il responsabile economico del Pd, Stefano Fassina, che si era recato davanti al ministero per mostrare la vicinanza del suo partito ai manifestanti, ed è stato insultato, spintonato e costretto ad allontanarsi.Nel fine settimana, Passera ha detto che ancora non vi era alcuna seria manifestazione di interesse dopo che venerdì sera Alcoa ha comunicato di non aver ricevuto dal 1° agosto nessuna nuova e concreta manifestazione di interesse da parte di potenziali acquirenti per l'impianto di Portovesme.Il fondo tedesco Aurelius, che aveva mostrato un concreto interesse, si è ritirato dalle trattative a inizio agosto.Una delle difficoltà principali a trovare un nuovo compratore è l'alto costo dell'energia in Italia tanto che il ministero, in uno scambio di comunicazioni che ha avuto la scorse settimana con Glencore ha promesso uno sconto sulle tariffe per 15 anni nel caso in cui rilevassero il sito sardo.Il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, ha detto: "L'Italia non ha una politica industriale da vent'anni. Abbiamo bisogno di energia a costi più bassi. Alcoa è solo uno di tanti esempi che ci sono nel Paese, paghiamo per l'energia più di chiunque altro".E per affrontare i problemi energetici della Regione, in particolare di Carbosulcis e di Alcoa si sono incontrati stamani il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, e l'amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti. Conti "ha assicurato la disponibilità a studiare i progetti che le istituzioni presenteranno", spiega una nota.
Due operai e sei appartenenti alle forze dell'ordine sono ricorsi alle cure mediche dopo gli scontri davanti alla sede del ministero dello Sviluppo economico, dove si è svolto un incontro tra governo, Regione, sindacati e azienda. Confermato l'interesse dell'azienda svizzera Klesch. Tentata aggressione a Fassina (Pd).
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