venerdì 21 giugno 2024
Classe 1944 aveva guidato la diocesi veneta dal 2010 al 2019. Era un frate minore conventuale. Il 28 giugno i funerali in Cattedrale a Treviso. A presiederli sarà il patriarca di Venezia Moraglia
La messa di congedo come vescovo di Treviso nel 2019 di monsignor Gianfranco Agostino Gardin

La messa di congedo come vescovo di Treviso nel 2019 di monsignor Gianfranco Agostino Gardin - Diocesi di Treviso

COMMENTA E CONDIVIDI

La diocesi di Treviso è in lutto per la morte del vescovo emerito, Gianfranco Agostino Gardin, avvenuta oggi pomeriggio nella Casa del clero, dove viveva negli ultimi anni e dove ha trascorso il tempo della malattia. Il pastore che era un frate minore conventuale ha guidato questa Chiesa particolare nel cuore del Veneto dal 2010 al 2019.
Nato a san Polo di Piave (Treviso) il 15 marzo 1944, ha conosciuto i frati minori conventuali nella parrocchia dei Frari a Venezia, chiedendo di entrare in convento a 14 anni. Dopo la professione religiosa (temporanea nel 1961 e perpetua nel 1965) e l’ordinazione presbiterale (1970) ha proseguito gli studi laureandosi in teologia morale presso la Pontificia Università Lateranense-Accademia Alfonsiana. Ha dedicato diversi anni della sua vita come formatore e insegnante di teologia presso l’Istituto teologico S.ant' Antonio Dottore. Nel 1978 ha iniziato a collaborare con il Messaggero di sant’Antonio, dando vita, nel 1980 alla rivista Credere Oggi, in dialogo con monsignor Luigi Sartori, teologo della diocesi di Padova, e padre Giacomo Panteghini, direttore del Messaggero di sant’Antonio: uno strumento di orientamento e di aggiornamento teologico, che subito si è imposto nel campo della scuola teologica per la sua impostazione divulgativa, monografica e sistematica; di essa è stato direttore fino al 1988, anno della sua elezione a Ministro provinciale della Provincia Patavina di S. Antonio.

​Ministro generale dei frati minori conventuali dal 1995 al 2001


Fino al 1995 ha ricoperto questo incarico, sollecitando e promuovendo anzitutto il cammino di vita fraterna nelle comunità e dando impulso all’attività missionaria (in particolare in Ghana e Cile). Gli ultimi anni del suo provincialato hanno visto il suo impegno per l’organizzazione e la conduzione delle celebrazioni per l’VIII Centenario della nascita di sant’Antonio (1995). In questo contesto, ha voluto che venisse dato peso soprattutto ai momenti di pellegrinaggio alla tomba del Santo e alle iniziative di carità fatte in suo nome. Il 3 giugno 1995 è stato eletto Ministro generale dell’Ordine dei frati minori conventuali. Ha vissuto il suo incarico soprattutto nelle frequenti visite alle diverse Province, nell’attenzione particolare agli insediamenti conventuali presenti nei paesi dell’Europa dell’Est che si stavano riprendendo dopo la caduta del Muro di Berlino e a tutte le realtà missionarie, con l’avvio della Provincia dello Zambia. Durante il suo mandato ha curato la collaborazione alle iniziative del Movimento francescano, cooperando con le altre famiglie francescane e con l’Ordine Francescano Secolare. Inoltre ha partecipato a momenti importanti della vita della Chiesa, in particolare il Convegno ecclesiale di Palermo (1995) e il Sinodo dei Vescovi per l’Europa (1999), in qualità di rappresentante dell’Unione Superiori Generali (di cui è divenuto presidente nel novembre del 2000). Dopo aver concluso il suo servizio di Ministro generale nel febbraio 2001, è rientrato nella sua provincia religiosa nel convento di Treviso, dove ha continuato a collaborare con le varie realtà ecclesiali, soprattutto nella formazione permanente. Nel 2005 è stato eletto direttore generale del Messaggero di sant’Antonio, che ha condotto per solo un anno, in quanto il 10 luglio 2006 è stato nominato da papa Benedetto XVI arcivescovo titolare di Cissa e segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita consacrata e le società di vita apostolica. Eletto Vescovo della diocesi di Treviso, per dieci anni svolge il suo ruolo di pastore di quella Chiesa locale (18 dicembre 2009 - 6 luglio 2019). Negli ultimi anni, vive prima presso il convento sant’Antonio Dottore (2020-2022) e infine nella casa del Clero di Treviso. In una nota il suo diretto successore l'attuale vescovo di Treviso Michele Tommasi ha rievocato alcuni tratti che hanno contraddistinto lo stile e la cifra pastorale di Gardin. «Lo affidiamo al Signore della vita, per il quale ha donato tutta la propria esistenza, nella amata famiglia dell’Ordine dei francescani conventuali, a servizio della Chiesa universale donando la sua competenza umana, teologica e spirituale alla promozione della vita religiosa e consacrata, anche come segretario della competente Congregazione – si legge nel messaggio di Tommasi -. Ha vissuto questi ultimi anni sotto il segno della discrezione, e della generosa amicizia. Fin dalla mia nomina a vescovo di Treviso mi ha accolto con la fraternità immediata di cui gli sono e gli rimarrò profondamente grato. La diocesi di Treviso ha motivi numerosi per essergli grata, soprattutto per il suo continuo invito a conoscere e ad amare Gesù Cristo, centro dell’esistenza».

​Il 28 giugno i funerali solenni a Treviso


I funerali saranno celebrati venerdì 28 giugno alle 10.30 nella Cattedrale di Treviso. A presiederli sarà il patriarca di Venezia e e presidente della Conferenza episcopale triveneta, Francesco Moraglia.

Una recente immagine dell'arcivescovo Gianfranco Agostino Gardin

Una recente immagine dell'arcivescovo Gianfranco Agostino Gardin - Diocesi di Treviso




© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: